Truffa online con accredito su postepay: dove si consuma?

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Truffa online con accredito su postepay: dove si consuma?

La Corte di cassazione ha fornito alcune precisazioni utili al fine di individuare il giudice competente nelle ipotesi di truffa online.

In particolare, ha ricordato un consolidato orientamento secondo cui, nel delitto di truffa telematica, quando il profitto è conseguito mediante accredito su carta di pagamento ricaricabile, il tempo e il luogo di consumazione del reato sono quelli in cui la persona offesa ha proceduto al versamento del denaro sulla carta.

E’, infatti, con tale operazione che viene realizzato, contestualmente, sia l'effettivo conseguimento del bene da parte dell'agente, che ottiene l'immediata disponibilità della somma versata, e non un mero diritto di credito, sia la definitiva perdita dello stesso bene da parte della vittima.

Consumazione nel luogo del versamento

Gli Ermellini, con sentenza n. 49988 del 5 novembre 2018, hanno risolto un conflitto di competenza che era stato sollevato nell’ambito di un procedimento penale a carico di un uomo, accusato di truffa telematica.

Quest’ultimo, aveva posto in vendita su un sito Internet un particolare accessorio auto, per il quale aveva garantito l'immediata disponibilità, ma senza consegnare il bene all'acquirente nonostante il pagamento effettuato da quest’ultimo tramite la ricarica di una carta postepay.

Tale reato, secondo l'originaria contestazione, era stato commesso nel luogo dove l’acquirente aveva effettuato la ricarica della postepay.

Il Tribunale adito, tuttavia, si era dichiarato incompetente asserendo che il delitto di truffa contrattuale realizzata on line si fosse consumato nel luogo dove l'agente aveva conseguito l'ingiusto profitto e non già in quello dove lo stesso aveva percepito il pagamento della persona offesa.

Conclusioni ribaltate dalla Suprema corte, la quale, alla luce dell’orientamento ricordato, ha sottolineato che, nella specie, il luogo di consumazione del reato doveva essere individuato in quello dove la persona offesa aveva effettuato la ricarica della carta postepay intestata all’imputato, da intendersi come il luogo in cui il reato era stato consumato.

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