UE. Disabili: tutela ampia (anche) nei luoghi di lavoro

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UE. Disabili: tutela ampia (anche) nei luoghi di lavoro

È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 17 maggio 2023 (C 177/13) la risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2022 sul tema “Verso la parità di diritti per le persone con disabilità”.

La risoluzione, tra i tanti obiettivi perseguiti, si propone di promuovere l'occupazione inclusiva per le persone con disabilità, circa 87 milioni nell’UE, di cui oltre 24 milioni con disabilità gravi. Come?

Misure attive

Il Parlamento UE incoraggia la Commissione e gli Stati membri ad adottare misure efficaci e concrete per promuovere l'uguaglianza, la diversità e l'inclusione orizzontale delle persone con disabilità e delle loro famiglie in tutti i settori della società.

Monitoraggio

Si chiede all'Autorità europea del lavoro di collaborare con gli ispettorati del lavoro nazionali per attuare la legislazione in vigore e si raccomanda che gli ispettorati del lavoro monitorino i datori di lavoro del settore pubblico e privato per garantire il rispetto dei diritti lavorativi delle persone con disabilità.

Disabilità e immigrazione

Viene poi sottolineata la necessità di prestare particolare attenzione alla situazione occupazionale delle persone con disabilità appartenenti a minoranze etniche, come migranti, rifugiati, rom e persone di origine africana.

Parità di trattamento

La risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2022 esorta poi la Commissione a garantire che gli Stati membri rispettino il principio della parità di trattamento e della parità di retribuzione tra tutti i lavoratori per un lavoro di pari valore.

Si invitano gli Stati membri a sostenere l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, la definizione di profili professionali, lo svolgimento in parallelo di un'attività lavorativa e di attività di formazione, l'inserimento lavorativo, la formazione sul posto di lavoro, lo sviluppo della carriera e il tutoraggio, l'istruzione e la formazione professionale inclusive e accessibili per sostenere la necessaria integrazione e il mantenimento delle persone con disabilità sul luogo di lavoro.

Conciliazione vita-lavoro

Si invitano gli Stati membri ad attuare la direttiva relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e si insiste sulla necessità di prendere in considerazione modalità speciali per il congedo per prestatori di assistenza, il congedo di paternità, il congedo parentale e per gli orari di lavoro flessibili per genitori in situazioni particolarmente svantaggiate, come i genitori con disabilità oppure i genitori di figli con disabilità o malattie a lungo decorso, senza ripercussioni da parte del datore di lavoro.

Salario minimo

Si invitano gli Stati membri a garantire migliori condizioni di vita e di lavoro, anche attraverso salari minimi adeguati e misure di trasparenza retributiva, al fine di ridurre il divario retributivo legato alla disabilità.

Molestie sul luogo di lavoro

Sulla scorta della considerazione che le molestie sul luogo di lavoro, incluse le molestie sessuali e le ritorsioni in caso di denuncia, ostacolano l'accesso al lavoro e all'occupazione, il mantenimento del posto di lavoro e la parità dei percorsi professionali, in particolare per le donne con disabilità, viene evidenziata la necessità di azioni specifiche negli Stati membri per prevenire, contrastare e sanzionare le molestie nei confronti delle persone con disabilità.

Sostegno al reddito e assistenza

Il Parlamento UE invita inoltre gli Stati membri a separare il reddito, il sostegno attivo all'occupazione e l'assistenza in materia di disabilità, al fine di garantire che le norme di ammissibilità siano quanto più inclusive possibile, nonché a coprire le spese aggiuntive connesse alla disabilità, a combattere la povertà lavorativa e a garantire l'uguaglianza, la dignità e l'autonomia delle persone con disabilità.

Si incoraggiano gli Stati membri a mettere in atto soluzioni simili per consentire ai caregivers di ottenere un reddito in aggiunta alle prestazioni di assistenza.

La risoluzione infine invita la Commissione a elaborare e promuovere un quadro giuridico europeo per imprese inclusive al fine di creare occupazione permanente per le persone con disabilità.

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