Amministratori giudiziari: regime delle incompatibilità in un decreto

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Amministratori giudiziari: regime delle incompatibilità in un decreto

Stretta su rapporto di parentela, affinità, convivenza e amicizia

Nella seduta del 16 marzo 2018, il Consiglio dei ministri ha approvato, tra gli altri provvedimenti, due decreti legislativi attuativi della Legge n. 161/2017 di modifica del Codice antimafia.

Si tratta, in primo luogo, dello schema di un decreto, approvato in via preliminare, che regolamenta il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali, attuativo della delega contenuta all’articolo 33 della predetta Legge.

Dando attuazione ai criteri direttivi ivi specificati si prevede:

  • l’incompatibilità ad assumere questi incarichi in presenza di rapporti di parentela, di affinità, di convivenza e di assidua frequentazione con magistrati addetti all’ufficio giudiziario al quale appartiene il magistrato che conferisce l’incarico;
  • che spetta al Presidente della Corte di appello il compito di vigilare sulle nomine ai predetti incarichi “in modo tale da evitare indebite commistioni e compromissione della credibilità della funzione giudiziaria”.

L’altro decreto, approvato sempre in esame preliminare, introduce disposizioni per la tutela del lavoro nelle imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria ed è volto all’attuazione della delega contenuta nell’articolo 34 della Legge n. 161/2017.

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