Anomalie nella dichiarazione IVA 2025: ravvedimento
Pubblicato il 04 luglio 2025
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Sono state definite le modalità attraverso cui l’Amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti le informazioni in suo possesso relative a irregolarità nella dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2024.
Tali irregolarità possono riguardare:
- la mancata presentazione della dichiarazione,
- l’assenza dei quadri VE e VJ (quest’ultimo richiesto in caso di operazioni soggette a reverse charge),
- la dichiarazione di operazioni attive per un importo inferiore a 1.000 euro.
Ciò nel provvedimento n. 280268 del 3 luglio 2025, firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone.
Le irregolarità individuate derivano da discrepanze emerse nell’analisi dei dati trasmessi tramite le fatture elettroniche emesse e dei corrispettivi giornalieri registrati e inviati per via telematica dagli operatori IVA.
A tal fine, l’Agenzia ha previsto l’invio, tramite PEC, di specifiche comunicazioni di “compliance” contenenti i dati delle anomalie riscontrate. Tali segnalazioni permettono ai contribuenti di sanare spontaneamente eventuali errori o omissioni, beneficiando del ravvedimento operoso entro il termine del 29 luglio 2025.
Analizziamo il documento.
Contenuto delle comunicazioni
Nelle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate, i contribuenti trovano tutte le informazioni utili per comprendere l’eventuale irregolarità rilevata nella dichiarazione IVA 2025 (relativa al periodo d’imposta 2024).
In particolare, la comunicazione contiene i dati identificativi del contribuente, come codice fiscale, denominazione o nome e cognome, insieme al numero della comunicazione, alla data e al codice atto. Viene inoltre riportato il periodo d’imposta oggetto di verifica.
Se la dichiarazione è stata trasmessa, nella lettera sono indicati anche la data e il protocollo telematico dell’invio. Al contrario, se la dichiarazione non risulta pervenuta, viene indicata la data in cui è stata elaborata la comunicazione di anomalia.
L’obiettivo è offrire al contribuente tutti gli strumenti necessari per sanare spontaneamente la propria posizione, evitando così sanzioni più gravi.
Come vengono messe a disposizione le informazioni
Le comunicazioni sono disponibili:
- direttamente al contribuente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), utilizzando l’indirizzo digitale ufficiale registrato;
- online, accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia, nella sezione “Cassetto fiscale” o attraverso il portale “Fatture e Corrispettivi”.
Questi strumenti consentono di visualizzare nel dettaglio i dati relativi all’anomalia riscontrata, facilitando così la verifica della propria posizione fiscale e la successiva regolarizzazione.
Come sanare le irregolarità
I contribuenti che non hanno inviato la dichiarazione IVA per il 2024 hanno la possibilità di mettersi in regola entro 90 giorni a partire dal 30 aprile 2025 (cioè 29 luglio 2025), presentando la dichiarazione e versando le imposte dovute, insieme agli interessi e alle sanzioni in misura ridotta, secondo quanto previsto dalle nuove norme sul ravvedimento operoso.
Chi, invece, ha già trasmesso la dichiarazione ma ha commesso errori o dimenticato di compilare correttamente alcuni quadri, può correggere la propria posizione inviando una dichiarazione integrativa. Anche in questo caso, è possibile usufruire di una riduzione delle sanzioni, sempre tramite l’istituto del ravvedimento operoso.
È importante tenere presente che, indipendentemente dalla situazione, restano dovute in ogni caso le sanzioni ridotte per le violazioni prodromiche (come l’omessa indicazione di dati rilevanti), che vanno sanate separatamente.
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