Antiriciclaggio avvocati: guida aggiornata sugli obblighi
Pubblicato il 30 giugno 2025
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L’Ordine degli Avvocati di Milano ha pubblicato un documento operativo aggiornato sugli obblighi antiriciclaggio per gli avvocati, elaborato dalla Commissione Antiriciclaggio e ispirato ai più recenti interventi normativi, inclusi il D.Lgs. n. 231/2007, il Provvedimento UIF del 12 maggio 2023 e il pacchetto AML dell’Unione Europea del 2024.
Si tratta di uno strumento applicativo concreto destinato a guidare l’avvocato nell’adempimento dei doveri normativi e deontologici in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Guida antiriciclaggio per avvocati: obblighi, esenzioni e sanzioni
Riciclaggio, cos'è
Nel documento, viene ricordato che il riciclaggio consiste nel reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, al fine di ostacolare l’identificazione della loro origine criminale. È reato ai sensi degli artt. 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 c.p.
La normativa antiriciclaggio (D.Lgs. 231/2007) prevede obblighi di prevenzione e collaborazione attiva anche per gli avvocati, nei casi stabiliti dalla legge.
Ambito di applicazione degli obblighi
Le disposizioni antiriciclaggio, in particolare, si applicano agli avvocati quando compiono per conto del cliente operazioni finanziarie o immobiliari, oppure lo assistono in attività patrimoniali quali trasferimenti di diritti reali, gestione di beni o denaro, apertura di conti, costituzione o gestione di società, enti, trust o soggetti analoghi.
Rientrano tra le operazioni rilevanti anche gli atti negoziali con contenuto economico, incluse le transazioni in criptovalute.
Obblighi principali dell’avvocato
Nella guida, sono individuati i particolari obblighi previsti dalle disposizioni antiriciclaggio in capo agli Avvocati.
L’avvocato, in particolare, è tenuto a svolgere l’adeguata verifica dell’identità del cliente e del titolare effettivo (ossia la persona fisica che detiene direttamente o indirettamente oltre il 25% del capitale sociale), prima del conferimento dell’incarico, utilizzando fonti come visure camerali o dichiarazioni scritte.
Deve inoltre valutare il rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo considerando la natura giuridica, la condotta del cliente, la sua area geografica, nonché caratteristiche e coerenza dell’operazione. I dati raccolti vanno conservati per 10 anni.
È obbligatoria, quindi, la segnalazione all’UIF di operazioni sospette prima che vengano eseguite, salvo impedimenti oggettivi, e la comunicazione al MEF dei trasferimenti in contanti pari o superiori a 5.000 euro.
L’avvocato deve inoltre garantire la formazione propria e dei collaboratori e adottare procedure interne adeguate alla struttura dello studio.
Modalità semplificate
La normativa antiriciclaggio prevede alcune modalità semplificate di adempimento per gli avvocati.
In particolare, è possibile fare affidamento sull’attestazione di un collega che abbia già assolto agli obblighi, purché corredata dalla relativa documentazione.
Inoltre, se il cliente è stato già identificato in precedenza e le informazioni risultano aggiornate e coerenti con il profilo di rischio, non è necessario ripetere l’intera procedura.
Nei casi di basso rischio, è sufficiente acquisire una fotocopia del documento di identità del cliente.
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