Artigiani, la via del forfait

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Un’indagine a campione su imprese aderenti a Confartigianato rivela la percentuale del 41,7 in relazione ai soggetti che optano per il nuovo regime dei minimi rispetto all’Iva detratta negli anni in cui s’è applicato il regime ordinario. E’ la direzione Politiche fiscali di Confartigianato ad aver tracciato una stima su un campione di 63.466 imprese. Le ditte con i requisiti per l’accesso al nuovo regime ammontano al 23 per cento del campione (14.597 soggetti). Di questi, il 41,7% (6.087) ha aderito al nuovo forfettone. Che non attrae il settore del commercio, non per ostilità ma perché risultano particolarmente penalizzanti i due limiti posti dalla norma del tetto di volume d’affari a 30mila euro – che Roberto D’Imperio, del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti giudica “un disincentivo a crescere, visti i problemi che si presentano se si supera la soglia dei 30mila euro” – e del tetto di beni strumentali acquistati nell’ultimo triennio non superiore a 15mila euro.
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