Assegno unico e universale: al via i primi pagamenti (ma non per tutti)

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Assegno unico e universale: al via i primi pagamenti (ma non per tutti)

Arrivano i primi pagamenti per l'assegno unico e universale per i figli a carico. Ad annunciarlo è l'INPS con il comunicato stampa del 15 marzo 2022.

Le operazioni di liquidazione, effettuate in collaborazione con la Banca d’Italia, hanno interessato circa 5 milioni di figli beneficiari, per circa 3 milioni di domande presentate dal 1° gennaio 2022 al 28 febbraio 2022.

Come evidenziato in più occasioni dall'INPS (da ultimo con la circolare n. 23 del 9 febbraio 2022), in presenza di Reddito di cittadinanza l’assegno viene corrisposto d'ufficio, congiuntamente al Reddito di cittadinanza  e con le modalità di erogazione dello stesso. Pertanto i beneficiari di Reddito di cittadinanza troveranno sulla propria carta gli importi spettanti per il mese di marzo a partire da aprile, insieme alla rata di Rdc.

“Un giorno importante, che segna concretamente un nuovo passo e ridisegna il paradigma delle scelte nelle politiche familiari” ha commentato il Ministro per la Famiglia, Elena Bonetti.

“È una misura importante anche per un welfare sempre più universalistico” ha affermato il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico.

Assegno unico e universale: primi accrediti

L'Istituto ha comunicato che già da oggi, 16 marzo, le famiglie che hanno fatto richiesta entro lo scorso 28 febbraio inizieranno a ricevere gli accrediti per l'assegno Unico e Universale per i figli a carico.

Tutti i pagamenti per le domande presentate (e accolte) dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 saranno completati dall'INPS entro il mese di marzo.

Assegno unico e universale: successivi pagamenti

Le domande pervenute da marzo invece saranno liquidate dal mese successivo a quello di presentazione.

Assegno unico e universale con arretrati (e senza)

È bene ricordare che per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2022 i nuclei familiari riceveranno anche gli arretrati a partire dal mese di marzo.

Per le domande presentate dal 1° luglio l'assegno unico e universale decorre sempre dal mese successivo a quello della domanda, ma non scatta il diritto agli arretrati.

In tutti i casi, l’INPS provvede al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Assegno unico e universale: erogazione

L’assegno è erogato direttamente dall’INPS nelle seguenti modalità:

  1. accredito su uno strumento di riscossione dotato di IBAN (conto corrente bancario; conto corrente postale; carta di credito o di debito dotata di codice IBAN; libretto di risparmio dotato di codice IBAN); 
  2. consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;
  3. accredito sulla carta per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza.

L'IBAN deve essere intestato o cointestato al beneficiario dell'assegno, salvo che la domanda sia presentata dal tutore di genitore incapace, nel quale caso lo strumento di riscossione può essere intestato/cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo.

L’assegno è erogato al richiedente o, su richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.

L'AUU spetta per ogni figlio a carico minorenne o maggiorenne fino a 21 anni, ovvero senza limiti d’età e ulteriori condizioni se il figlio è disabile.

Per i figli maggiorenni fino a 21 anni e non disabili l'erogazione dell'assegno è subordinata alla presenza di specifiche condizioni (articolo 2, comma 1, lettera b), punti da 1 a 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230).

Assegno unico e universale: domanda

Per i i nuclei familiari che non lo avessero già fatto, si ricorda che la domanda può essere presentata sul sito internet dell'INPS, dotandosi di SPID o di Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o di Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center Integrato o agli enti di patronato.

 

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