Audizione del Cnf e dell’Oua sulle modifiche alla Legge Pinto

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Il 30 maggio, il Consiglio nazionale forense è stato ascoltato in commissione Giustizia del Senato con riferimento al progetto di modifica della Legge Pinto.

Gli avvocati del Cnf hanno, in particolare, tenuto a precisare diverse criticità rispetto alle proposte di modifica presentate; in particolar modo, susciterebbe perplessità la previsione con cui si affiderebbe alle Prefetture, con procedimento amministrativo, la valutazione sulla domanda di equa riparazione. In questo modo – sottolinea il Cnf - non sarebbe garantita la imparzialità con riferimento, soprattutto, alla determinazione dell’ammontare dell’indennizzo. Il Cnf si rende, comunque, disponibile nel collaborare alla individuazione di soluzioni normative “effettivamente migliorative” e “realmente efficaci”.

Anche l’Organismo unitario dell’Avvocatura è stato ricevuto in audizione nel corso dello stesso giorno. Parimenti, l’organismo ha esposto le proprie perplessità sui progetti di modifica della Legge Pinto.

Secondo il Presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, lo Stato, “invece di mettere mano a riforme per rendere efficiente la macchina giudiziaria, ricorre a stratagemmi per ovviare il problema, aumenta il contributo unificato, introduce la media conciliazione obbligatoria, cerca, di fatto, di ridurre l’accesso dei cittadini al sistema giustizia, nonostante ciò non riesce a sciogliere il nodo della lunghezza dei procedimenti”.
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