Bonus Elettrodomestici 2025: cos’è, come funziona, requisiti e importi
Pubblicato il 29 settembre 2025
In questo articolo:
- Il contesto normativo
- Cos’è il Bonus Elettrodomestici 2025 e quali sono le sue finalità
- Elettrodomestici ammessi e requisiti minimi
- A chi spetta il Bonus Elettrodomestici 2025
- Come si configura il Bonus Elettrodomestici 2025
- Come richiedere il Bonus Elettrodomestici 2025
- Regole operative per i venditori
- Prossimi passi e attese per l’attivazione della misura
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E' approdato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) del 3 settembre 2025, che definisce regole e criteri per l’accesso al cosiddetto Bonus Elettrodomestici 2025. Si tratta di un contributo economico destinato agli utenti finali per incentivare l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, favorendo al tempo stesso il riciclo degli apparecchi obsoleti e il sostegno al comparto produttivo europeo.
Il provvedimento ministeriale segna un passaggio importante, poiché chiarisce nel dettaglio modalità e condizioni per usufruire del contributo. Tuttavia, l’operatività concreta della misura non è ancora partita: per renderla effettiva occorrerà attendere un decreto direttoriale che, nelle prossime settimane, attiverà la piattaforma informatica per la presentazione delle domande e fisserà le modalità di accesso al beneficio, compreso l’eventuale click day.
Il contesto normativo
Il Bonus Elettrodomestici 2025 nasce all’interno della cornice della Legge di Bilancio 2025, che ha introdotto – nei commi da 107 a 111 dell’articolo 1 – un contributo economico destinato a favorire l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica. L’obiettivo è duplice:
- da un lato promuovere il risparmio energetico e la riduzione dei consumi domestici,
- dall’altro sostenere la competitività della produzione europea e incentivare il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti.
Il quadro normativo è stato successivamente modificato e integrato dal Decreto Legge “Bollette”, che ha aggiornato alcune disposizioni in materia di agevolazioni per i consumatori e chiarito i meccanismi di accesso al contributo. In questo modo, il legislatore ha voluto rafforzare l’efficacia della misura, distinguendola da altre agevolazioni fiscali (come il bonus mobili ed elettrodomestici in detrazione Irpef) e configurandola invece come un incentivo diretto sotto forma di sconto in fattura.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto MIMIT del 3 settembre 2025 si è dunque definito il quadro regolatorio di dettaglio, che ora attende di essere reso operativo da un successivo decreto direttoriale.
Cos’è il Bonus Elettrodomestici 2025 e quali sono le sue finalità
Il Bonus Elettrodomestici 2025 è un incentivo economico pensato per sostenere i consumatori nell’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, garantendo allo stesso tempo il riciclo degli apparecchi dismessi. Il contributo viene riconosciuto sotto forma di voucher digitale, che si traduce in uno sconto diretto in fattura applicato dal venditore al momento dell’acquisto.
La misura ha tre obiettivi principali:
- Promuovere il risparmio energetico domestico, incoraggiando le famiglie a sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli di nuova generazione e minor consumo.
- Favorire la transizione ecologica, attraverso l’obbligo di consegna e smaltimento dell’elettrodomestico sostituito, che deve appartenere alla stessa tipologia e avere una classe energetica inferiore.
- Sostenere la filiera industriale europea, incentivando la produzione e la diffusione di elettrodomestici ad alto contenuto tecnologico e di qualità.
L’agevolazione è riconosciuta nei limiti delle risorse disponibili (50 milioni di euro) e secondo l’ordine temporale delle domande: ciò significa che i benefici saranno concessi fino a esaurimento fondi, con un meccanismo che si preannuncia simile a un “click day”.
Elettrodomestici ammessi e requisiti minimi
Il Decreto MIMIT del 3 settembre 2025 ha definito con precisione l’elenco delle tipologie di grandi elettrodomestici che possono beneficiare del bonus, fissando per ciascuna i requisiti minimi di classe energetica. Si tratta di apparecchi di uso comune, ma che hanno un impatto significativo sui consumi domestici e quindi sul risparmio energetico.
Gli elettrodomestici ammessi sono:
- Lavatrici e lavasciuga: classe energetica A o superiore
- Forni: classe energetica A o superiore
- Cappe da cucina: classe energetica B o superiore
- Lavastoviglie: classe energetica C o superiore
- Asciugabiancheria: classe energetica C o superiore
- Frigoriferi e congelatori: classe energetica D o superiore
- Piani cottura: conformi ai limiti previsti dal Regolamento UE 2019/2016
Sono invece esclusi gli elettrodomestici di piccola dimensione (come phon, ferri da stiro, aspirapolvere) e i climatizzatori, che rientrano in altri strumenti di incentivazione.
In questo modo il legislatore ha voluto concentrare le risorse su quelle tipologie che possono realmente incidere sul bilancio energetico delle famiglie, promuovendo al tempo stesso la sostituzione di apparecchi datati e più inquinanti.
A chi spetta il Bonus Elettrodomestici 2025
Il bonus è destinato esclusivamente agli utenti finali maggiorenni, residenti in Italia, che intendono acquistare un grande elettrodomestico nuovo rientrante tra quelli ammessi dal decreto. L’agevolazione è pensata per le famiglie, e infatti è previsto un solo contributo per nucleo familiare, indipendentemente dal numero di componenti.
Elemento centrale della misura è l’obbligo di rottamazione: per poter accedere al beneficio, occorre consegnare al venditore un apparecchio della stessa tipologia di quello acquistato e con classe energetica inferiore. Il corretto smaltimento dell’elettrodomestico sostituito, finalizzato al riciclo, deve essere certificato dal rivenditore tramite la documentazione prevista dalla normativa vigente.
Questa condizione stringente ha una duplice finalità: assicurare che il contributo sia realmente collegato alla sostituzione di apparecchi obsoleti e ad alto consumo e, al contempo, favorire la corretta gestione dei rifiuti elettronici (RAEE).
Come si configura il Bonus Elettrodomestici 2025
Il contributo viene riconosciuto sotto forma di voucher digitale, spendibile direttamente presso il venditore al momento dell’acquisto. Il meccanismo è semplice: il valore del voucher si traduce in uno sconto immediato in fattura, riducendo il prezzo pagato dall’utente finale.
Il bonus copre fino al 30% del costo dell’elettrodomestico, ma con precisi limiti massimi:
- 100 euro per ciascun acquisto;
- 200 euro per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 25.000 euro annui.
Il sistema è stato concepito per garantire un sostegno concreto alle famiglie, mantenendo al contempo un controllo rigoroso sulla spesa pubblica: infatti, il riconoscimento del voucher avviene fino ad esaurimento dei 50 milioni di euro di risorse disponibili, seguendo l’ordine cronologico delle domande.
Come richiedere il Bonus Elettrodomestici 2025
La procedura per ottenere il bonus sarà completamente digitale e gestita attraverso una piattaforma informatica dedicata, sviluppata da PagoPA e Invitalia, che entrerà in funzione con l’emanazione del decreto direttoriale. Solo allora sarà possibile presentare la domanda e utilizzare i voucher.
Il funzionamento sarà il seguente:
- Registrazione sulla piattaforma – L’utente finale, maggiorenne e residente in Italia, accede con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
- Verifica automatica dei requisiti – La piattaforma si collega alle banche dati pubbliche per controllare:
- la presenza di una DSU valida per il 2025;
- il valore dell’ISEE;
- la composizione del nucleo familiare;
- la residenza dell’utente.
- Emissione del voucher – In caso di esito positivo, la piattaforma rilascia un voucher digitale nominativo, legato al codice fiscale del richiedente, con indicazione dell’importo massimo spettante e della scadenza di utilizzo.
- Utilizzo in negozio – Il voucher va presentato al venditore al momento dell’acquisto. Lo sconto viene applicato direttamente in fattura.
- Smaltimento del vecchio elettrodomestico – Il venditore prende in carico l’apparecchio da rottamare, ne certifica il corretto avvio al riciclo e conserva la documentazione.
- Rimborso al venditore – Una volta decorso il termine per l’eventuale recesso, il venditore chiede il rimborso a Invitalia caricando online fattura e documenti di smaltimento.
Regole operative per i venditori
Il venditore, al momento dell’acquisto, è tenuto ad applicare lo sconto in fattura corrispondente al valore del voucher riconosciuto al cliente. La fattura emessa deve essere riferita esclusivamente all’elettrodomestico oggetto della vendita e riportare con chiarezza il prezzo originario, l’importo del contributo effettivamente maturato e l’esplicito obbligo di smaltimento dell’apparecchio sostituito.
Qualora il voucher non venga utilizzato entro il limite temporale di validità, l’utente finale avrà la possibilità di presentare una nuova richiesta secondo le modalità che saranno stabilite dai successivi decreti direttoriali.
Una volta accettato il voucher e decorso il termine previsto per l’eventuale diritto di recesso, il venditore matura il diritto a ricevere un rimborso da Invitalia di importo equivalente allo sconto praticato. Il rimborso è erogato a valere sulla dotazione finanziaria complessiva della misura e subordinato all’inserimento nella piattaforma informatica della documentazione necessaria a comprovare il diritto stesso, anche in funzione delle attività di controllo previste.
Per garantire la tracciabilità dell’incentivo, il venditore deve inoltre conservare tutta la documentazione relativa a ciascun acquisto, compresi gli atti riguardanti eventuali resi e le certificazioni che attestino l’avvio a corretto smaltimento e riciclo dell’elettrodomestico sostituito.
Le modalità applicative e i dettagli operativi saranno definiti con uno o più decreti direttoriali del MIMIT. Questi provvedimenti disciplineranno anche le linee guida sul periodo di validità dei voucher, sulle casistiche di vendita online e sulle procedure da seguire in caso di reso dell’elettrodomestico.
Prossimi passi e attese per l’attivazione della misura
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto MIMIT del 3 settembre 2025, il quadro regolatorio del Bonus Elettrodomestici è ormai delineato. Tuttavia, l’agevolazione non è ancora operativa: per renderla accessibile ai cittadini si dovrà attendere l’emanazione di uno o più decreti direttoriali della Direzione generale del MIMIT.
Questi provvedimenti avranno il compito di definire:
- la data di attivazione della misura e la durata dell’iniziativa;
- le modalità tecniche di funzionamento della piattaforma informatica PagoPA–Invitalia;
- i criteri di verifica e controllo da parte dei soggetti gestori;
- le linee guida per l’utilizzo del voucher, comprese le casistiche di vendita online e di reso degli apparecchi.
Solo con questo passaggio si aprirà ufficialmente la possibilità di presentare domanda e ottenere i voucher, in un regime che, vista la dotazione limitata a 50 milioni di euro, si preannuncia caratterizzato dal meccanismo del “click day”. Sarà quindi fondamentale per gli interessati prepararsi in anticipo con tutta la documentazione necessaria – in particolare l’ISEE aggiornato e i dati sull’elettrodomestico da rottamare – per non rischiare di restare esclusi da un’opportunità che potrebbe esaurirsi in tempi molto rapidi.
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