Bonus fiscali 2024: tra conferme e abrogazioni

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Bonus fiscali 2024: tra conferme e abrogazioni

Si è ristretta la cerchia dei bonus fiscali che trovano applicazione anche per l’anno 2024.

La Legge di bilancio per l’anno in corso (la n. 213 del 30 dicembre 2023) ha, infatti, ridotto il numero degli incentivi fiscali fruibili e per alcuni ne ha previsto delle modifiche, come nel caso del cosiddetto Superbonus, che ha rappresentato per le finanze dello Stato un elevato costo.

Di seguito una panoramica degli incentivi prorogati (alcuni dei quali modificati) e di quelli che, invece, sono stati cancellati.

Superbonus, al via il decalage senza cessioni

La Legge di bilancio 2024 in materia di Superbonus non ha previsto alcuna proroga, rinviando ad un decreto legge ad hoc le sorti degli interventi di cui all’articolo 119 del D.L. n. 34/2020 (“Decreto Rilancio”).

Le regole sul Superbonus, infatti, sono state nuovamente ritoccate dal Decreto Salva Superbonus (DL n. 212 del 29 dicembre 2023), che, oltre a prevedere una sanatoria per il Superbonus e i lavori non completati al 31 dicembre 2023, ha confermato la riduzione delle percentuali di applicazione della maxi-detrazione.

In pratica, il bonus ha visto prolungata la sua validità fino al 2025, ma con date di scadenza e regole diverse per condomini e singole unità immobiliari.

A partire dal 2024, infatti, si applicherà un cosiddetto “decalage”, ossia un sistema a scalare tramite il quale l’aliquota del bonus passerà gradualmente dall’iniziale 110% al 65%.

La maxi-detrazione, attualmente al 90%, diminuirà ulteriormente, passando per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024:

  • al 70% nel periodo Gennaio - Dicembre 2024;
  • al 65% fino al 31 dicembre 2025.

NOTA BENE: E’ prevista una transizione nei passaggi di aliquota che consentirà a chi ha iniziato i lavori con un’aliquota più alta di mantenerla, anche se è già trascorsa la data di scadenza.

Inoltre, per i cittadini con reddito inferiore a 15.000 euro, è disposto un contributo a fondo perduto per le spese sostenute dal primo gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, purché i lavori abbiamo raggiunto uno stato di avanzamento del 60% entro il 31 dicembre 2023.

Infine, resterà al 110% fino alla fine del 2023 solo per unifamiliari e condomini con lavori iniziati nel 2022 e che ne abbiamo completato almeno il 60% entro il 31 dicembre 2023.

Per approfondire si rinvia al post: "Decreto Superbonus. Salvi i lavori non ultimati".

Alcune eccezioni al Superbonus sono state introdotte per gli edifici che si trovano in zone sismiche.

A prescindere dal tipo di immobile, per gli interventi edilizi in comuni terremotati dal 2009 in poi (fa fede la dichiarazione dello stato di emergenza) si applicherà:

  • il Superbonus al 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2025, ma solo per la parte che eccede il contributo per la ricostruzione (se è stato erogato);
  • il Superbonus al 110%, con spesa maggiorata del 50%, se si rinuncia al contributo per la ricostruzione.

NOTA BENE: Il Dl salva Superbonus ha inserito, però, una norma che esclude la possibilità di procedere alla cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.

Bonus ristrutturazioni edilizie, cosa rimane nel 2024

Il bonus ristrutturazioni edilizie introdotto dall'articolo 16 comma 1 del DL n. 63/2013 non prevede una scadenza, ma ha subito nel tempo dei ritocchi.

Con riferimento all’anno 2024, è confermata la detrazione potenziata al 50%, su una spesa massima di 98mila euro, che riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (anziché il 36% su un importo non superiore a 48mila euro, come previsto a regime dal Tuir), fino al 31 dicembre 2024.

NOTA BENE: Rientrano in questa agevolazione anche i lavori sulle finiture degli edifici, che sono classificati come lavori di manutenzione ordinaria.

Bonus barriere architettoniche, nuove limitazioni

La Legge di bilancio 2024 ha previsto l’estensione del bonus barriere architettoniche: l’agevolazione fiscale riconosciuta esclusivamente per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche con una detrazione del 75% sulle spese sostenute da cittadini, imprese ed enti pubblici e privati per l’eliminazione di ostacoli alla mobilità.

NOTA BENE: La misura è stata estesa fino al 2025.

In particolare, per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione Irpef, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30.000 a 50.000 euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

Il decreto Salva Superbonus (articolo 3) ha, però, limitato in novero degli interventi rientranti nell’agevolazione.

ATTENZIONE: Si dispone, infatti che la detrazione dall'imposta lorda per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025 viene riconosciuta per la realizzazione in edifici già esistenti di interventi diretti all'eliminazione delle barriere architettoniche che riguardino esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

NOTA BENE: Sono escluse le spese che fino al 2023 erano ammesse relativamente al cambio degli infissi e per il rifacimento dei servizi igienici. 

Infine, secondo le novità introdotte dal DL n. 212/2023 il rispetto dei requisiti fissati dalla normativa di settore deve risultare da un’asseverazione rilasciata dai tecnici abilitati.

Ecobonus casa riconfermato

Anche per il 2024 è confermato l’ecobonus casa, l’incentivo volto a coprire le spese sostenute per l’efficientamento energetico degli edifici che non rientrano nel Superbonus.

La detrazione fiscale, valida ai fini IRPEF, riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Per quanto riguarda l’Ecobonus sono state confermate le aliquote ordinarie:

  • del 50% per infissi, biomassa e schermature solari;
  • del 65% per le rimanenti tipologie di spese.

Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali l’importo di detrazione IRPEF varia dal 70% al 75%

Bonus Verde per tutto il 2024

Prorogato fino al 2024 il bonus Verde: la detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, per impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi e di coperture a verde, oltre che di giardini pensili.

In particolare, è da ricordare che:

  • la spesa massima agevolabile non può superare 5 mila euro per appartamento;
  • la detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo;
  • se la sistemazione a verde riguarda le parti comuni di edifici, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 5 mila euro per ogni unità immobiliare.

Bonus mobili, con limite di spesa ridotto a 5mila euro

E’ stato confermato per il 2024 anche il bonus mobili: una detrazione dall’Irpef dell’importo massimo di 5.000 euro per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici  destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

L’importo della spesa massima su cui calcolare la detrazione è diminuito dagli 8.000 euro per l’anno 2023 ai 5.000 euro per il 2024. Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.

La detrazione è rivolta a chi acquista, entro il 31 dicembre 2024, mobili ed elettrodomestici nuovi, delle classi energetiche non inferiori a quelle stabilite dalla Legge n. 234/2021 (classe A per i forni; classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; classe F per i frigoriferi e i congelatori).

Mutui prima casa, garanzia prorogata

La Manovra 2024 proroga la garanzia per i mutui prima casa destinati ai giovani under 36 fino al 31 dicembre 2024, con risorse stanziate per 282 milioni di euro al Fondo prima casa.

In particolare, i contribuenti prioritari con un valore ISEE non superiore a 40.000 euro potranno fruire della garanzia all’80% sui mutui concessi per l’acquisto della prima casa fino al 31 dicembre 2024. Nessuna proroga è prevista per le agevolazioni fiscali in materia d’imposte di registro, ipotecaria e catastale.

NOTA BENE: Sono state incluse tra le categorie prioritarie le “famiglie numerose” che rispettino determinate condizioni anagrafiche e reddituali.

Carta della Cultura e del Merito al posto del Bonus cultura

Nel 2024 non è stato rinnovato il cosiddetto Bonus Cultura, che attribuiva 500 euro ai neo-maggiorenni attraverso l'applicazione 18App.

Dal 1° gennaio, la Legge n. 213/2023 ha introdotto al suo posto due differenti strumenti:

  • la Carta della cultura Giovani, un voucher da 500 euro per i diciottenni che rientrano in un nucleo familiare con ISEE fino a 35.000 euro;
  • la Carta del merito, un voucher fino a 500 euro per i giovani che hanno ottenuto 100 all'esame di maturità entro i 19 anni di età.

Le nuove agevolazioni sono in attesa di un apposito decreto attuativo.

Bonus bollette: c'è, ma senza potenziamento

Un incentivo confermato anche per il 2024 è il Bonus Bollette o Bonus sociale, che aiuta alcune tipologie di famiglie a pagare le utenze di luce, gas e acqua.

NOTA BENE: Dal 1° gennaio 2024, però, cambiano alcuni requisiti per poter accedere allo sconto.

Durante il 2023, a causa del perdurare della crisi energetica, era stata allargata la platea di famiglie con diritto al bonus energia e gas. Con l’arrivo del 2024, i prezzi di luce e gas di gennaio sono in calo, come accaduto già nel corso della seconda parte del 2023, perciò non è stato riconfermato il potenziamento del bonus.

Il bonus è erogato direttamente in bolletta e il suo ammontare è definito da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, in base ai fondi pubblici destinati, che per il 2024 dovrebbero ammontare a 200 milioni di euro.

Bonus rottamazione TV

Per il 2024 si conferma il bonus Rottamazione TV: l’agevolazione rivolta ai soggetti che intendono acquistare un nuovo televisore smaltendo quello obsoleto.

L’incentivo è volto a sostenere il settore delle telecomunicazioni, per cui è stato stanziato un fondo pari a circa 90 milioni di euro.

Come per il 2023, anche per l’anno in corso continuano a non essere presenti limiti di reddito: chiunque abbia un vecchio televisore e sia in regola con il pagamento del canone RAI potrà beneficiare di uno sconto del 20% (fino a un massimo di 100 euro) sull’acquisto di un nuovo televisore smart.

Bonus studenti universitari fuorisede

Resta anche per il 2024 il bonus studenti universitari fuorisede, per aiutare tutti coloro che studiano lontano da casa.

L’agevolazione consiste in una detrazione per l’affitto della stanza o della casa che deve essere situata almeno a 100 km dal Comune di residenza dello studente.

Il valore massimo del bonus studenti universitari fuori sede è pari al 19% dell’importo totale speso per il canone di locazione, ma con un limite massimo di spesa di 2.633 euro.

Bonus psicologo a decorrere dal 2023

Riconfermato per il 2024 anche il Bonus psicologo, un sussidio riservato ai cittadini per cui è stato stanziato un fondo pari a 8 milioni di euro.

Per approfondire la tematica si suggerisce di leggere il post: "Bonus psicologo 2023 ai nastri di partenza. Resta il nodo risorse".

L’importo del bonus è determinato dall’ISEE familiare presentato al momento della richiesta (nel 2023 non era stato erogato).

Il bonus, che si potrà utilizzare per sostenere le spese delle sedute presso psicologi abilitati, per ogni beneficiario è di:

  • 1.500 euro per redditi con Isee inferiore a 15.000 euro;
  • 1.000 euro per redditi con Isee compreso tra 15.000 e 30.000 euro;
  • 500 euro per redditi con Isee superiore a 30.000 ma inferiore a 50.000.

NOTA BENE: L’avvio delle domande relative al 2023 è atteso intorno alla seconda parte di febbraio o, al massimo, ad inizio marzo dell’anno in corso.

Bonus asili nido fino a 3.600 euro

La Manovra 2024 riparametra il Bonus asili nido rispetto alla Legge di bilancio precedente. Sale, infatti, l’importo del Bonus asili nido pubblici e privati. Previste anche forme di assistenza domiciliare per bambini con meno di 3 anni di età affetti da gravi patologie croniche.

Possono chiedere l’accesso alla misura le famiglie con almeno un figlio nato dopo l’1 gennaio 2024, a condizione che nel nucleo familiare sia presente almeno un altro figlio di meno di 10 anni e che l’Isee della famiglia non superi i 40 mila euro.

Più nel dettaglio, il bonus comporterà:

un +600 euro annuo per le famiglie con valore Isee inferiore a 25mila euro (precedente importo del bonus pari a 3mila euro annui);

un +1.100 euro di massimale per i nuclei familiari con valore Isee compreso tra 25mila e 40mila euro (precedente importo del bonus pari a 2.500 euro annui).

Il tetto massimo annuale è fissato in 3.600 euro

NOTA BENE: Per le famiglie che non hanno i requisiti richiesti per l’aumento del bonus asilo nido, gli importi rimangono legati al valore della certificazione Isee in corso di validità (e che andrà dunque aggiornata)

Bonus quotidiani e periodici per le scuole

La Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 320), generalizza, a decorrere dall'anno scolastico 2024-2025, il contributo fino al 90% della spesa per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, per tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado.

Si tratta di un’agevolazione già esistente dal 2020 (articolo 1, comma 389, Legge n. 160/2019), ora riproposta senza le precedenti restrizioni.

Il contributo “fino al 90% della spesa” verrà messo a disposizione dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri. Il bando per l’assegnazione del contributo è emanato annualmente attraverso il decreto del capo del Dipartimento.

Carta Dedicata a te 2024

La nuova Legge di bilancio conferma “Dedicata a te”, la carta elettronica destinata alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità da ritirare presso gli uffici postali. Per la misura vengono stanziati 600 milioni di euro, ovvero un budget identico a quello allocato nel 2023.

Anche per il nuovo anno, dunque, ci sarà un sussidio per il risparmio spesa pari a 382,50 euro, a cui si potranno ancora aggiungere i circa 80 euro del bonus benzina, che porteranno il totale a circa 460 euro.

Anche per il 2024 i fondi sono riservati all’acquisto di beni alimentari, carburante e abbonamenti ai trasporti pubblici.

Per poter accedere attualmente alla misura è necessario:

  • avere un ISEE non superiore a 15mila euro,
  • iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale).

Bonus colonnine di ricarica per veicoli elettrici

Confermato il bonus colonnine di ricarica che prevede un contributo dell’80% del prezzo di acquisto e messa in posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici per privati e condomini, e del 40% per le aziende.

Ci sono due tetti di spesa: massimo 1.500 euro per privati e massimo 8.000 euro per le parti comuni dei condomini.

Incentivi auto

Anche nel 2024 sarà possibile usufruire di incentivi statali per acquistare un’auto nuova. Il contributo non sarà riservato solo a chi sceglierà vetture elettriche e ibride, la nuova versione dell’ecobonus prevederà incentivi maggiori per chi deciderà di rottamare le auto più vecchie e inquinanti: le euro 0,1,2,3.

Tornano, infatti, gli ecoincentivi legati alla rottamazione delle auto inquinanti. Il decreto non c’è ancora, ma secondo le anticipazioni sono prevesti sconti da un minimo 1.500 euro fino a un massimo di 13.750 euro per la sostituzione di vecchi veicoli inquinanti e il passaggio a nuove vetture elettriche, ibride o termiche. Previsti bonus anche per l’acquisto di motorini elettrici. I fondi a disposizione per il 2024 ammontano a 1 miliardo di euro.

I bonus che non sono stati confermati nel 2024

Alcuni incentivi fiscali, invece, non sono più operativi dal 1° gennaio 2024, in quanto non sono stati rinnovati; a seguire un riepilogo dei principali.

Bonus vista. Il bonus di 50 euro per l’acquisto di un nuovo paio di occhiali o di lenti a contatto correttive non sarà più disponibile a partire dal 31 dicembre 2023. L’agevolazione resta dunque circoscritta al periodo compreso dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, con un totale di risorse stanziate pari a 5 milioni di euro per ciascun anno. Chi ha prenotato le risorse nell’ultimo periodo, attingendo al plafond disponibile, ha 30 giorni di tempo per effettuare le spese e, conseguentemente, per fruire dello sconto spettante.

Casa green. Fino al 31 dicembre 2023 era possibile acquistare immobili di nuova costruzione in classe energetica A o B con una detrazione Irpef del 50% (da recuperare in dieci rate annuali come detrazione in dichiarazione dei redditi). Dal 2024 questo non sarà più possibile, in quanto il bonus non è stato rinnovato.

Bonus idrico. Il bonus di 1.000 euro per l’installazione e l’acquisto di dispositivi per il risparmio idrico non era già più attivo per le nuove spese sostenute e non è stato rifinanziato per il 2024.

Bonus acqua potabile. Assente nella manovra 2024 anche il credito d’imposta del 50% delle spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio e mineralizzazione, introdotto nel 2021-22 e prorogato nel 2023.

Bonus trasporti. Non risultano disposte nuove risorse nemmeno per il bonus trasporti, il contributo di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici. Nella Legge di Bilancio 2024 non è stata prevista alcuna proroga. La misura però non scompare definitivamente ma, nel 2024, cambia veste e rientra nella carta “Dedicata a te”..

NOTA BENE: Una novità è prevista solamente per le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro in possesso dei requisiti per l’accesso alla Carta dedicata a te. La Legge di Bilancio 2024 ha stanziato 600 milioni di euro per garantire il proseguimento della social card anche per il nuovo anno e tra le spese ammesse ha fatto rientrare anche quelle per carburanti e abbonamenti ai mezzi di trasporto.

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