Cassazione: confermata censura per il magistrato che aveva allontanato lo studente pericoloso

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La Cassazione, Sezioni unite civili, con sentenza dello scorso 19 agosto, la n. 18373, ha rigettato il ricorso presentato da un procuratore della Repubblica contro la censura disposta nei suoi confronti da parte del Csm per aver adottato un provvedimento di allontanamento di un ragazzo da una scuola senza l'adozione di alcun procedimento giurisdizionale. Secondo le Sezioni unite, “il provvedimento di allontanamento forzoso dalla scuola del minore costituisce il frutto di negligenza gravissima, palese e inescusabile del Procuratore, che ha agito arbitrariamente, eccedendo da ogni potere concesso dalla legge ai magistrati anche minorili, nessuno dei quali avrebbe potuto emettere un provvedimento di quello del tipo di cui la ricorrente è stata incolpata, che costituisce un atto giurisdizionale anomalo e abnorme, evidente espressione di un comportamento del magistrato basato su scarsa ponderazione e su grave negligenza in materia, relativa ai diritti fondamentali della persona, nella quale avrebbe dovuto esservi il massimo della cautela e dell'impegno personale e professionale del magistrato”.

Eleonora Pergolari
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