Consiglio notarile Milano Istruttoria Antitrust

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Consiglio notarile Milano Istruttoria Antitrust

Con propria Delibera, l’Autorità garante della concorrenza e del marcato avvia un’istruttoria nei confronti del Consiglio Notarile di Milano, per accertare l’esistenza di violazioni circa le norme sulla concorrenza.

La segnalazione, in particolare, è giunta da un notaio del Collegio notarile milanese, il quale ha denunciato taluni comportamenti, da parte del Consiglio Notarile, volti a restringere in modo significativo la concorrenza tra i notai del distretto, segnatamente attraverso la fissazione di un tetto quantitativo massimo dell’attività che può essere svolta da ciascun professionista. Il segnalante, tra l’altro, ha evidenziato l’uso a suo avviso strumentale ed illegittimo, da parte del Consiglio, di talune attività di monitoraggio e prerogative disciplinari nei confronti dei notai del distretto, con l’obiettivo di controllare e monitorare in maniera anticoncorrenziale la quantità di lavoro svolta ed i livelli tariffari adottati.

Monitoraggio a tappeto e procedimenti disciplinari

Segnalazione accolta dall'Autorità Antitrust, secondo cui il Consiglio milanese ha effettivamente posto in essere un’articolata strategia collusiva, sviluppatasi attraverso un insieme di iniziative consistenti in:

  1. atti di monitoraggio a tappeto, aventi ad oggetto la dettagliata richiesta di informazioni concorrenzialmente sensibili ai notai vigilati, al fine di far emergere posizioni di preminenza economica;
  2. promozione di controlli e procedimenti disciplinari nei confronti dei notai del distretto maggiormente produttivi ed economicamente performati.

Tali iniziative si prefiggono l’obiettivo comune di indurre i notai del distretto a limitare la propria attività sotto il profilo quantitativo; così restringendo il confronto concorrenziale tra gli stessi.

In particolar modo il Cnm, chiedendo pedissequamente informazioni ai notai del distretto, ha acquisito una serie di dati dettagliati in ordine al loro comportamento economico (quali la quantità e tipologia di atti, i compensi richiesti), di estrema sensibilità sotto il profilo della concorrenza. Ciò al fine di far emergere i primi dieci notai del distretto in termini di reddito e quantità di lavoro, con l’obiettivo di scrutinare ulteriormente la loro posizione sotto il profilo del rispetto delle norme professionali e deontologiche.

Le iniziative del Consiglio milanese, oggetto del presente procedimento, vanno dunque oltre quanto necessario e proporzionato al perseguimento di un obiettivo di interesse generale, quale la tutela della qualità delle prestazioni notarili.

Limitazione quantitativa attività Concorrenza attenuata

La limitazione quantitativa, da parte del Cnm, dell’attività dei notai vigilati sotto minaccia di azione disciplinare – conclude l’Antitrust, con Delibera resa all'adunanza dell’11 gennaio 2017– si presta dunque ad attenuare in misura significativa la concorrenza tra notai, favorendo, di fatto, una ripartizione del mercato tra gli stessi e disincentivando gli stessi professionisti ad avvalersi del prezzo quale leva concorrenziale per attrarre clientela.

Replica Cnm

Pronta arriva, tuttavia, la replica del Consiglio notarile di Milano, che rigettando ogni addebito contestatogli, denuncia un indebita invasione di campo da parte dell’Autorità, nel sindacare funzioni (in particolare, quella disciplinare) estranee alla sua competenza. Sollecita, sul punto, il Ministro della giustizia ad intervenire.

 

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