Contributo a fondo perduto (Sostegni1): domande in scadenza

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Contributo a fondo perduto (Sostegni1): domande in scadenza

Con il primo decreto Sostegni è stato istituito un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. La domanda va inviata entro il 28 maggio 2021.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito, con provvedimento del 23 marzo 2021 (modificato dal successivo del 29 marzo), le istruzioni per presentare l’istanza di accesso al contributo; poi, la risoluzione n. 24 del 12 aprile 2021 ha istituito i codici tributo da utilizzare per la compensazione del contributo a fondo perduto richiesto; infine, tutti i necessari chiarimenti sono arrivati con circolare n. 5/E del 14 maggio.

Come è strutturato il Cfp

Per accedere all’aiuto gli interessati devono:

  • aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro;
  • aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30 per cento.

Per coloro che hanno aperto la partita Iva dal 2019 non è richiesto il requisito del calo di fatturato/corrispettivi, sempre nel rispetto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.

L’importo del Cfp varia in base alla perdita media mensile di fatturato o corrispettivi registrata nel 2020 rispetto al 2019, secondo le seguenti percentuali:

  • 60 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro;
  • 50 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
  • 40 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
  • 30 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
  • 20 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.

In ogni caso, l’importo minimo riconosciuto è di mille euro per le persone fisiche e di duemila per i soggetti diversi. L’importo massimo ottenibile è di 150mila euro.

L’avente diritto può scegliere di percepire direttamente la somma di denaro o di utilizzarla come credito d’imposta.

Cfp del Decreto Sostegni1: presentazione istanza

Per ottenere il contributo è necessaria la presentazione di un’istanza, in via telematica, che dovrà contenere i dati attestanti il possesso dei requisiti previsti e quelli utili per determinare l’ammontare del contributo spettante.

La domanda può essere avanzata anche tramite l’intermediario già delegato per il Cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche.

L’accesso alla procedura web è possibile con le credenziali Spid, Cie o Cns oppure Entratel.

Terminata la procedura di invio, il sistema informativo dell’Agenzia delle Entrate risponde con un messaggio che contiene il protocollo telematico assegnato al file dell’istanza trasmessa: occorre memorizzare il codice per poter, successivamente, risalire all’istanza inoltrata.

Viene poi eseguita una serie di controlli preliminari sui dati contenuti nell’istanza: se l’esito è negativo, viene rilasciata una ricevuta di “scarto”; se è positivo, la ricevuta attesterà la presa in carico della domanda.

Se dopo l’invio, il contribuente si accorge di aver commesso degli errori, può trasmettere una istanza sostitutiva fino al momento del riconoscimento del contributo.

La risposta dell’esito del Cfp verrà esposta nel portale Fatture e Corrispettivi “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”.

Sia la domanda iniziale che l’istanza sostitutiva devono essere inviate non più tardi del 28 maggio 2021.

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