Credito d’imposta Imu settore turistico. Autodichiarazione a breve

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Credito d’imposta Imu settore turistico. Autodichiarazione a breve

Dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023 gli interessati al credito d’imposta Imu per le imprese del turismo possono inviare l’autodichiarazione richiesta.

Il beneficio, introdotto dall’articolo 22 del Dl n. 21/2022, convertito, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta per le imprese turistico-ricettive, pari al 50 per cento dell’importo Imu versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 con riferimento agli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita la relativa attività ricettiva.

L’aiuto era sottoposto all’autorizzazione della Commissione europea che è arrivata il 21 giugno 2022 con la decisione C(2022) 4363 final.

Credito d’imposta Imu per settore turistico: beneficiari

La norma prevede come soggetti beneficiari le imprese del settore turistico comprendenti anche gli agriturismi, i gestori di strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici (anche acquatici e faunistici).

Si richiede che i proprietari degli immobili siano anche gestori delle attività ivi esercitate; inoltre, devono avere subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

Credito d’imposta Imu per settore turistico: autodichiarazione

La fruizione del bonus è condizionata all’invio, tramite i canali telematici dell’Agenzia, di un’autodichiarazione direttamente da parte del contribuente oppure attraverso un soggetto incaricato.

L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento prot. 356194 del 16 settembre 2022, ha definito le modalità, i termini di presentazione e il contenuto dell’autodichiarazione attestante il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti., comprese le istruzioni.

L’invio di detta autodichiarazione è consentito dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023.

Nello stesso lasso di tempo sarà possibile:

  • inviare una nuova autodichiarazione, a sostituzione di quella precedentemente trasmessa. L’ultima autodichiarazione validamente trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate;
  • presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta precedentemente comunicato.

L’Agenzia – si legge nel provvedimento - entro 5 giorni dalla presentazione, rilascia una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto (indicando i motivi).

Poi, entro 10 giorni dalla data di presentazione dell’autodichiarazione, viene rilasciata una seconda ricevuta con cui si comunica il riconoscimento ovvero il diniego del credito d’imposta.

Il 28 settembre l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili anche i software di compilazione e di controllo per l’invio delle istanze.

Con il software di compilazione viene reso possibile compilare l’autodichiarazione e creare il relativo file da inviare telematicamente; invece, il software di controllo permette di conoscere, attraverso appositi messaggi di errore, le anomalie o incongruenze riscontrate tra i dati contenuti nel modello di dichiarazione e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e dalla circolare dei controlli.

Credito d’imposta Imu per settore turistico: utilizzo

A partire dal giorno lavorativo successivo alla data di rilascio della seconda ricevuta, è possibile utilizzare il credito d’imposta in parola esclusivamente in compensazione.

Per importi del credito d’imposta superiori a 150mila euro, saranno effettuate le verifiche antimafia.

Per conoscere i codici tributo da indicare nell’F24 è necessario attendere l’apposita risoluzione dell’Agenzia.

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