Commissione Affari Legali Ue: meno obblighi su sostenibilità
Pubblicato il 15 ottobre 2025
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La Commissione Affari legali del Parlamento europeo ha approvato, il 13 ottobre 2025, un testo che segna una svolta significativa nel percorso di semplificazione delle normative sulla sostenibilità. Con 17 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, la Commissione ha dato il via libera al pacchetto “Omnibus I”, che riduce il perimetro degli obblighi previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e dalla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD).
In sostanza, meno imprese saranno tenute a redigere il bilancio di sostenibilità e ad applicare le regole di due diligence.
Rendicontazione di sostenibilità, obblighi ridotti
Secondo la nuova impostazione, gli obblighi di rendicontazione riguarderanno solo le imprese:
- con oltre 1.000 dipendenti,
- fatturato netto superiore a 450 milioni di euro, contro i 50 milioni previsti inizialmente dalla Commissione europea.
Le società escluse potranno comunque redigere bilanci volontari, seguendo il modello semplificato VSME elaborato da EFRAG.
Inoltre, la rendicontazione settoriale non sarà più obbligatoria e gli standard europei di reporting (ESRS) verranno rivisti per ridurre i datapoint e migliorare la coerenza normativa.
Un’altra novità riguarda l’istituzione di uno sportello unico digitale europeo, gratuito, con modelli e linee guida per agevolare le imprese nella compilazione dei bilanci di sostenibilità.
Due diligence: obblighi solo per le grandi imprese
Sul fronte della due diligence (che impongono alle imprese di prevenire e limitare il loro impatto negativo sui diritti umani e sull’ambiente), il campo di applicazione si restringe ulteriormente: gli obblighi interesseranno solo le grandi imprese con oltre 5.000 dipendenti e fatturato annuo superiore a 1,5 miliardi di euro, comprese le società extra-UE che operano sul mercato europeo.
Le verifiche dovranno concentrarsi sui partner commerciali diretti e saranno richieste informazioni aggiuntive solo in presenza di rischi concreti.
È stata inoltre eliminata la clausola di responsabilità civile armonizzata: la gestione delle violazioni resterà affidata alle normative nazionali, con sanzioni che potranno arrivare fino al 5% del fatturato globale.
Step del pacchetto “Omnibus I”
Il Parlamento europeo voterà il mandato negoziale nella sessione plenaria del 24 ottobre 2025, aprendo la strada ai negoziati con il Consiglio e la Commissione per la definizione del testo finale.
Il pacchetto “Omnibus I” si inserisce nel più ampio progetto dell’Unione europea volto a ridurre del 25% gli oneri amministrativi per le imprese, insieme alla proposta “Stop the Clock”, che prevede il rinvio dell’applicazione delle direttive CSRD e CSDDD al 2028 per alcune categorie di aziende.
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