Ddl concorrenza. Sì del Senato, passa ora alla Camera

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Ddl concorrenza. Sì del Senato, passa ora alla Camera

L’Aula del Senato, il 3 maggio 2017, ha dato il via libera al Disegno di legge (n. 2085) del Decreto sulla Concorrenza per il quale il Governo ha ottenuto la fiducia con 158 sì, 110 no ed un astenuto. Il testo tornerà ora all'esame della Camera dei deputati.

Tra i numerosi argomenti affrontati nel Provvedimento in questione, che nella versione attuale conta ben 74 articoli, si annoverano le assicurazioni, i fondi pensione, le banche ed il credito, la telefonia mobile, i servizi postali, l’energia elettrica e del gas, nonché i servizi professionali, in special modo degli avvocati.

Avvocati e notai

Avvocati: obblighi di comunicazione e nuove forme societarie

Quanto agli avvocati, in particolare, è imposto loro l’obbligo di fornire ai clienti una comunicazione scritta (o in formato digitale) in merito al compenso della prestazione professionale fornita, nonché, in ossequio al principio della trasparenza verso gli utenti, di comunicare ed indicare i titoli posseduti e le eventuali specializzazioni.

Si amplia inoltre la gamma, per i suddetti professionisti, di forme societarie cui è possibile accedere, potendo essi scegliere tra società di persone, società di capitali o società cooperative; mentre sino ad ora l’unica forma ammessa era la società in nome collettivo. Il tutto, a condizione che i soci professionisti (ossia iscritti all'albo) rappresentino almeno i due terzi del capitale sociale e del diritto di voto, che la maggioranza dei membri dell’organo di gestione sia composto da soci avvocati e che i componenti del medesimo organo di gestione non siano estranei alla compagine sociale. Il Testo prevede inoltre che i soci professionisti possano rivestire la carica di amministratori, mentre vieta la partecipazione tramite società fiduciarie, trust o per interposta persona.

Quanto ai notai, viene eliminato il divieto di pubblicità, allargato il bacino di competenza per ciascun professionista ed eliminato il reddito minimo annuo di 50.000 euro.

Rc auto e risarcimento danni

Sconti sulle polizze

Importanti novità anche in tema di assicurazione Rc auto e risarcimento danni. In particolare, sono contemplati sconti sulle polizze Rc auto per gli automobilisti che accettino talune condizioni, tra cui, l’ispezione del proprio veicolo, l’istallazione della scatola nera con spese a carico della compagnia, la presenza di un meccanismo che impedisca l’avvio del motore in caso di tasso alcolemico eccessivo. Sono inoltre previsti sconti aggiuntivi sulle polizze, anche per i soggetti residenti nelle province a maggiore sinistrosità, che non abbiano tuttavia provocato sinistri con responsabilità esclusiva, principale o paritaria negli ultimi quattro anni.

Tagli al danno biologico e limitata personalizzazione

Sul fronte risarcimento danni, si prevedono tagli al danno biologico, che va ad assorbire - a conferma della recente giurisprudenza – anche quello morale. Viene altresì limitata la possibilità per il giudice di personalizzare il risarcimento, che può essere aumentato sino ad un massimo del 20% per le lesioni lievi e del 30% per quelle non lievi, solo in caso di conseguenze rilevanti sulla vita dinamico – relazionale del danneggiato.

Credito, telefonia mobile e Poste italiane

Per quanto riguarda il credito, le banche e le finanziarie che erogano prestiti, saranno obbligate a presentare al cliente almeno due preventivi di polizze assicurative sulla vita connesse ed accessorie al finanziamento (presentate da due assicurazioni diverse, non riconducibili agli erogatori del credito). Dovranno altresì accettare la polizza che il cliente eventualmente reperirà sul mercato, senza porre alcuna conseguente variazione alle condizioni offerte per l’erogazione del prestito.

Novità anche sul fronte della telefonia mobile, per cui saranno contenuti i costi sostenuti dal cliente per dismettere la linea telefonica e passare ad altro gestore (anche con modalità telematiche). Aumentano anche le multe per le compagnie telefoniche che non rispettano le norme sulla tutela dei consumatori ed è posto altresì un freno alle moleste telefonate di operatori di telefonia e call center; contatto che è consentito solo se il destinatario della chiamata presti esplicito consenso a proseguire la conversazione.

Viene infine eliminata la riserva di Poste italiane sulla spedizione degli atti giudiziari e delle notifiche di sanzione della pubblica amministrazione.

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