Decreto Asset, votata la fiducia alla Camera. Tutte le novità

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Decreto Asset, votata la fiducia alla Camera. Tutte le novità

Confermata dall’Aula della Camera la fiducia posta dal Governo sul cosiddetto Decreto Asset (o anche detto Dl Omnibus). Con 202 voti favorevoli, 128 contrari e 4 astenuti i deputati si sono espressi a favore del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge n. 104 del 10 agosto 2023, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche, finanziarie e investimenti strategici.

Il decreto è già stato approvato dal Senato e, ora, attende solo il voto finale, che dovrebbe arrivare nella seduta di giovedì 5 ottobre.

Nel testo approvato dalla Camera si confermano le disposizioni in materia di Superbonus per gli interventi sugli edifici unifamiliari, alcuni crediti d’imposta e misure urgenti per vari comparti, dalla pesca alle produzioni viticole.

Vediamo alcune delle novità che diventeranno legge.

Superbonus, proroga a fine anno per le villette

La norma su cui era più attesa la fiducia della Camera è quella relativa al Superbonus e, nello specifico, quella relativa alla possibilità di godere dell’aliquota piena della maxi-detrazione ancora per un po’ di mesi.

E’ stata confermata, infatti, la proroga del termine di cui all’art. 119, comma 8-bis, secondo periodo, del DL 34/2020 fino al 31 dicembre 2023, entro cui potranno essere sostenute le spese per gli interventi sugli edifici unifamiliari (c.d. villette) per poter beneficiare del Superbonus con aliquota del 110%

La condizione è quella di aver raggiunto un Sal (stato avanzamento lavori) del 30% entro il 30 settembre 2022.

NOTA BENE: Per monitorare i crediti incagliati, debutta a partire dal 1° dicembre 2023 la comunicazione all’Agenzia delle Entrate degli importi non più utilizzabili a cui è associata una sanzione di 100 euro.

Infatti, è stato confermato l’articolo 25, che prevede una nuova comunicazione all'Agenzia delle Entrate relativa ai crediti indiretti (provenienti cioè da sconto o cessione) che risultino non utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo dei medesimi crediti.

Pertanto, l'ultimo cessionario sarà tenuto a comunicare tale circostanza all'Agenzia delle Entrate entro trenta giorni dall'avvenuta conoscenza dell'evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito.

La disposizione si applicherà a partire dal 1° dicembre 2023 e per i fatti accaduti prima di tale data, la comunicazione dovrà essere effettuate entro il 2 gennaio 2024.

Riscritta la tassa sugli extra profitti delle banche

Entra nella legge di conversione del Decreto Asset anche la revisione della tassa sugli extraprofitti delle banche.

Con un emendamento in Senato è stata introdotta la possibilità, in alternativa al pagamento del tributo, di accantonare l’imposta a riserva non distribuibile con l’obiettivo di rafforzare il capitale di prima classe.

Cambia, però, il tetto massimo dell’imposta straordinaria che può versare il singolo istituto, la quale sale allo 0,26% dell’importo dell’esposizione al rischio su base individuale, invece dell’1% dell’attivo previsto in origine dal Decreto legge.

Inoltre, restano fuori dalla base imponibile i titoli di Stato e la possibilità per le banche di scegliere tra il versamento dell'imposta oppure la destinazione a riserva non distribuibile di un importo pari a due volte e mezza l'imposta.

Dl Asset, altre novità

Una novità del Decreto è l'obbligo per i gestori aeroportuali di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, al fine di garantire maggiore trasparenza e quindi maggiore tutela per i consumatori. Per far fronte all’ampliamento dei compiti, l’organico dell’Antitrust viene potenziato.

Per quanto riguarda i biglietti aerei vengono fissate dalle amministrazioni competenti le tariffe massime praticabili dai vettori destinatari di oneri di servizio pubblico qualora ci sia il rischio di un sensibile rialzo dei prezzi. Il livello massimo tariffario dovrà essere indicato nel bando di gara, quale requisito oggettivo dell’offerta.

Corretta, poi, la norma per la fissazione di un tetto di prezzo per i voli verso le isole. Viene, infatti, delegata all’Antitrust la vigilanza sull’andamento di queste tariffe valutando, caso per caso, limiti a forme speculative sul costo dei voli e per contrastare comportamenti distorsivi delle compagnie

Prevista anche una norma per risolvere il grosso problema legato ai taxi, conseguenza del continuo incremento della domanda e della corrispondente scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto: si potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle.

Inoltre, i comuni potranno rilasciare licenze aggiuntive, temporanee e/o stagionali a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente nei casi di aumento straordinario della richiesta legato a grandi eventi.

Semplificate anche le procedure per il rilascio della doppia guida, per le quali sarà sufficiente una comunicazione. I beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.

Per quanto riguarda il comparto industria, rivista la norma sulla delocalizzazione. Il decreto estende da 5 a 10 anni il lasso temporale entro il quale una grande impresa, beneficiaria di una agevolazione pubblica, dovrà rimanere in Italia se vuole mantenere il sussidio. L’uscita anticipata comporterà la perdita dei benefici ottenuti e sanzioni fino a quattro volte la somma ricevuta.

Infine, prese in esame anche le concessioni balneari con una norma per modificare, in termini più favorevoli ai concessionari, l’aggiornamento annuale dei canoni per le concessioni di aree e pertinenze demaniali marittime.

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