Delegati alle vendite: aggiornate le linee guida SSM sui corsi di formazione

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Delegati alle vendite: aggiornate le linee guida SSM sui corsi di formazione

Sono state aggiornate, dal Comitato direttivo della Scuola superiore della Magistratura, le Linee guida generali per la definizione dei programmi dei corsi di formazione e di aggiornamento dei professionisti che provvedono alle operazioni di vendita.

Lo rende noto la stessa SSM, con comunicato diffuso il 7 aprile 2023.

Le linee guida sono state elaborate in forza di quanto previsto dal riscritto art. 179-ter disp. att. c.p.c., le cui novità più importanti hanno riguardato le modalità di iscrizione nell'elenco dei professionisti delegati alle vendite immobiliari, soprattutto con riferimento alla prima iscrizione.

Le stesse - viene precisato dalla Scuola - sono state messe a punto secondo il dettato legislativo, dopo aver sentito gli Ordini professionali coinvolti (Consiglio nazionale forense, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Consiglio nazionale notarile).

Possono infatti chiedere l’iscrizione all'elenco, gli avvocati, i commercialisti e i notai con una "specifica competenza tecnica nella materia dell’esecuzione forzata", competenza che può essere alternativamente provata documentando:

  • lo svolgimento di 10 incarichi di professionista delegato alle operazioni di vendita negli ultimi 5 anni;
  • il possesso del titolo di avvocato specialista in diritto dell’esecuzione forzata;
  • la partecipazione a corsi organizzati dagli Ordini professionali nazionali o da Università pubbliche o private caratterizzati dalla presenza di un esame finale che deve essere superato con profitto (corsi che devono essere definiti in aderenza alle linee guida della Scuola superiore della magistratura).

Indicazioni SSM per l'organizzazione dei corsi di formazione

Nella predisposizione delle Linee guida, sono stati individuati alcuni contenuti specifici, ritenuti utili per favorire "un più preciso orientamento nell’organizzazione dei corsi destinati alla formazione dei custodi e dei professionisti delegati alle operazioni di vendita".

Tra gli aspetti evidenziati, così, vengono date particolari indicazioni riguardo ai docenti, alla durata e ai contenuti dei corsi.

Esperti formatori

Rispetto al ruolo di esperto formatore, vengono individuati come requisiti necessari per l’adempimento del compito assegnato il possesso:

  • di approfondite conoscenze teoriche del diritto dell’esecuzione forzata (attestate, almeno tendenzialmente, da pubblicazioni scientifiche);
  • di pregresse esperienze pratiche in materia di esecuzione forzata;
  • di pregresse attività di docenza. 

Durata dei corsi

Per quanto riguarda la durata dei corsi, viene sottolineato come la durata minima - e non massima - ai fini della formazione iniziale dei custodi e dei professionisti delegati alle operazioni di vendita deve essere di venti ore.

Contenuti della formazione

Di seguito i contenuti che devono essere trattati nell’arco del corso:

  • principi generali contenuti nel libro terzo del codice di procedura civile;
  • nozione di titolo esecutivo, giudiziale e stragiudiziale;
  • fasi (e funzione) dell’espropriazione forzata in generale;
  • opposizioni esecutive;
  • rapporti tra esecuzione forzata individuale e procedure concorsuali.  

In proposito, viene specificato che i corsi dovranno essere organizzati, sui temi oggetto di maggiore approfondimento, "in considerazione del profilo professionale specifico dei partecipanti, al fine di calibrare il contenuto formativo prestando attenzione a integrare la formazione dei professionisti di cultura legale sugli aspetti contabili necessari alla predisposizione della bozza di piano di riparto, e viceversa".

A seguire, al dichiarato scopo "di fornire un più preciso orientamento nell’organizzazione dei corsi", i relativi contenuti vengono dettagliatamente illustrati in 17 punti, in cui viene fatto riferimento, in primo luogo, al principio “nulla executio sine titulo” e ai principi generali su sospensione e caducazione dei titoli esecutivi, all'individuazione dei soggetti legittimati alla procedura esecutiva, agli atti prodromici di uest'ultima, alle caratteristiche dell'esecuzione immobiliare etc.

Metodologia: lezioni frontali e laboratori

Per quel che concerne, invece, la metodologia dei corsi, vengono indicati la lezione frontale, cui sarebbe opportuno che segua un adeguato spazio di discussione in aula sui temi trattati, e i laboratori, in cui un tema formativo è trattato in un gruppo di lavoro sotto la guida di un esperto.

Per finire, la Scuola rende noto che seguirà l’evoluzione dell’organizzazione dei corsi, "favorendo momenti di confronto tra i professionisti incaricati delle procedure e la Magistratura, al fine di creare un ambiente culturale in grado di affrontare ed individuare i corretti percorsi di gestione delegata delle procedure esecutive in una prospettiva di collaborazione tra i diversi attori delle stesse".

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