Disparità uomo-donna superiore al 25%, individuati i settori e le professioni

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Disparità uomo-donna superiore al 25%, individuati i settori e le professioni

È stato pubblicato, nella sezione "Normativa" del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Decreto Interministeriale (Lavoro-Economia) n. 371 del 25 novembre 2019 che individua - per l'anno 2020 - i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno il 25%. Si tratta di una percentuale di estrema importanza, in quanto il superamento di tale soglia di disparità consente ai datori di lavoro, ai sensi dell’art. 4, co. 8-11, della L. n. 92/2012 (cd. “Legge Fornero”), di poter usufruire di un incentivo contributivo, pari al 50%, per l’assunzione di donne di ogni età e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Si precisa che i settori e le professioni individuati sono elencati rispettivamente nelle tabelle A e B allegate al predetto Decreto Interministeriale.

Disparità uomo-donna superiore al 25%, settori e professioni agevolati

I settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno il 25% sono principalmente tre: agricoltura, industria e servizi. A titolo esemplificativo, si segnala una disparità nel settore dei servizi, in particolare nel trasporto e magazzinaggio, del 56,3%, mentre il dato più elevato è rinvenibile del settore industria, ossia nel comparto delle costruzione, con una percentuale dell’84,2%. Nel settore agricolo, invece, la disparità uomo-donna si attesa al 47,3%.

In ogni caso, tenendo conto anche dei settori con disparità uomo-donna con tasso inferiore al 25%, il tasso medio per il 2018 è pari al 9,3%, in rialzo rispetto al 2017 (9,2%).

Per quanto concerne, invece, le professioni la tabella B dell’allegato individua una disparità pari al 96,8% per i conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento. La professione che meno risente della disparità è lo specialista della salute, con una percentuale dell’11,7%.

Disparità uomo-donna superiore al 25%, le agevolazioni contributive

Come accennato in premessa, il dato percentuale della disparità uomo-donna è fondamentale ai fini del riconoscimento dello sgravio contributivo previsto dalla “Legge Fornero” (art. 4, co. 8-11, della L. n. 92/2012). Quindi, laddove esistano settori o professioni dove il dato superi il 25% è possibile accedere all’incentivo.

L’agevolazione contributiva è pari al 50% dei contributi a carico azienda e ha una durata prestabilita di:

  • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • 12 mesi in caso di assunzione a termine (nella durata sono incluse le eventuali proroghe);
  • 18 mesi in tutto, tra il primo e il secondo rapporto di lavoro, nel caso della trasformazione a tempo indeterminato di una precedente assunzione effettuata a termine, entro la scadenza del termine di beneficio riconosciuto su quest'ultima.

In tal contesto, i soggetti agevolati sono:

  • uomini o donne con almeno 50 anni di età e disoccupati da oltre 12 mesi;
  • donne di ogni età, residenti in aree svantaggiate e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di ogni età con professione o di un settore economico caratterizzati da accentuata disparità occupazionale e di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di ogni età, ovunque residenti, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola del 9 febbraio 2019 - Lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati – Schiavone

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