Dl caro energia in GU, dal taglio accise agli aiuti per l’autotrasporto

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Dl caro energia in GU, dal taglio accise agli aiuti per l’autotrasporto

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo il Decreto legge n. 21/2022 recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”. Il Decreto si compone di 39 articoli e 2 allegati.

Il provvedimento entra in vigore dal 22 marzo, giorno successivo alla sua pubblicazione ufficiale.

Pertanto, da oggi e per i prossimi 30 giorni, si dovrebbe assistere ad un calo del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi a litro, quale risultato della riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegati come carburante per autotrazione disposto dall'articolo 1 del Titolo I “Contenimento dei prezzi di gasolio e benzina”.

All’articolo 2 del decreto, invece, è disciplinato il cosiddetto Bonus carburanti ai dipendenti, secondo il quale i buoni benzina che le imprese danno ai loro dipendenti saranno esentasse fino all’importo massimo di 200 euro a lavoratore per l’anno 2022.

Società energetiche, modalità di calcolo del contributo extra del 10%

Il Dl n. 21/2022, dal valore di 4,4 miliardi di euro, mobilita risorse provenienti dagli extraprofitti delle società energetiche destinandole, in particolare, al finanziamento di interventi a tutela delle imprese nazionali e delle famiglie.

Si tratta di una tassa del 10% sui profitti “in eccesso” delle aziende energetiche: circa 40 miliardi di extraprofitti che il comparto energetico ha realizzato negli ultimi sei mesi rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Ciò, al fine - come sostenuto dallo stesso Premier Draghi - di evitare scostamenti di bilancio e mantenere sotto controllo i conti pubblici.

Per il calcolo dell’extraprofitto delle imprese energetiche faranno fede le dichiarazioni periodiche Iva (Lipe).

Il contributo sarà pari al 10% del differenziale in caso di incremento superiore a 5 milioni e non è dovuto se l’incremento è inferiore al 10 per cento.

La liquidazione e il versamento del contributo dovranno avvenire entro il 30 giugno 2022: circa 400 milioni di extragettito Iva che vanno a tagliare le accise di benzina e diesel fino a fine aprile.

In particolare, il contributo straordinario dovrà essere pagato dai:

  • soggetti che esercitano per la rivendita l’attività di produzione di energia elettrica ovvero l’attività di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale;

  • rivenditori di energia elettrica, di gas metano e di gas naturale;

  • soggetti che esercitano l’attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi;

  • soggetti che, per la successiva rivendita, importano o acquistano da altri Stati membri dell’Ue energia elettrica, gas naturale o gas metano e prodotti petroliferi.

Ne sono, invece, esclusi i soggetti che svolgono l’attività di organizzazione e gestione di piattaforme per lo scambio di prodotti energetici ovvero di certificati ambientali e dei carburanti.

Particolarmente complesso risulta il calcolo da effettuare per i gruppi Iva, per i quali è necessario determinare l’extraprofitto in relazione alle singole posizioni delle imprese appartenenti al gruppo da individuare in base ai codici fiscali indicati in fattura.

Infine, è da ricordare che il suddetto contributo extra non è deducibile né ai fini Irap né ai fini delle imposte sui redditi e dovrà essere versato con le modalità di cui all’articolo 17 del Dlgs n. 241/97.

Settore trasporto, dalla riduzione dei pedaggi all’esonero contributivo per il 2022

Specifici aiuti economici vengono previsti dal Dl caro energia n. 21/2022 per il settore dell'autotrasporto, a seguito delle difficoltà derivanti dall'aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici.

Tra questi si devono ricordare:

  • la clausola di adeguamento del corrispettivo;

  • l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell'autotrasporto, con una dotazione di 500 mln di euro;

  • gli incentivi per il trasporto delle merci via mare e ferrovia (c.d. «marebonus» e «ferrobonus»);

  • lo stanziamento di risorse destinate al contributo pedaggi per il settore dell'autotrasporto;

  • l'esonero per il 2022 del versamento del contributo all'Autorità di regolazione dei trasporti da parte delle imprese di trasporto per conto terzi.

In particolare, il decreto prevede l'inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell'aumento dei prezzi del carburante.

Nei contratti stipulati in forma scritta verrà, infatti, prevista la clausola di adeguamento del corrispettivo nel caso in cui il prezzo del carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell'ultimo adeguamento effettuato.

Decreto caro energia, altre misure

Tra le altre previsioni del provvedimento contro il caro bollette, anche le seguenti:

  1. decarbonizzazione ex Ilva, con fino a 150 milioni di euro da destinare a progetti di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell'acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto;

  2. rafforzamento della disciplina del Golden power finalizzata al controllo degli investimenti stranieri in Italia, in considerazione dell’accresciuta strategicità di alcuni settori, dalla difesa a quello della sicurezza, per arrivare ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G e al 'cloud' nazionale;

  3. rafforzamento della disciplina sulla cybersicurezza attraverso la diversificazione dei prodotti in uso, al fine di proteggere la sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche.

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