Fondi strutturali: vanno eliminati dubbi interpretativi e ostacoli procedurali

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Fondi strutturali: vanno eliminati dubbi interpretativi e ostacoli procedurali

Nel corso dell’audizione sul DDL Stabilità 2016 del presidente di Confprofessioni, Stella, dinanzi alla Commissione Bilancio del Senato, il 2 novembre 2015, diversi ed interessanti sono stati i profili trattati fra cui:

  • regime forfettario;
  • bonus sui beni strumentali;
  • esenzione Irap;
  • decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato;
  • produttività e welfare;
  • CIG in deroga.

Tuttavia, in conclusione, Stella ha segnalato due urgenze su cui da tempo i professionisti cercano di interloquire con il Parlamento:

  • la revisione della disciplina sulle Società tra professionisti al fine di rendere questo strumento finalmente operativo e funzionale alle esigenze di sviluppo del lavoro professionale e di competitività sul mercato europeo;
  • la necessità di dare fedele applicazione alle norme europee che parificano i professionisti alle PMI ai fini dell’accesso ai Fondi strutturali europei, per evitare una serie di ricorsi e una procedura di infrazione comunitaria che potrebbero inficiare il corretto svolgimento dei programmi operativi.

Con riferimento, in particolare, ai Fondi strutturali, nel corso dell’audizione è stato evidenziato che, oltre agli interventi richiesti al Governo per uniformare le prassi al dettame dell’art. 2, paragrafo 28, del Regolamento europeo 1303/2013, è auspicabile una norma generale che rimuova dubbi interpretativi e ostacoli procedurali, che potrebbe confluire nel disegno di legge sul lavoro autonomo, collegato al disegno di Legge di Stabilità, attualmente allo studio del Governo.

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