Fondo filiera agroalimentare: criteri di utilizzazione delle risorse

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Fondo filiera agroalimentare: criteri di utilizzazione delle risorse

Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha definito i criteri e le modalità di utilizzazione delle risorse finanziarie del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura.

Le indicazioni sono contenute nel decreto del 5 settembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 dell’8 novembre 2023.

Vediamo di seguito i criteri di utilizzazione delle risorse in questione.

Modalità di applicazione

Una quota parte delle risorse finanziarie del Fondo è destinata:

  • a sostenere e incrementare la commercializzazione dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP;
  • a sviluppare azioni di informazione e divulgazione per migliorare la comunicazione sull'origine, le proprietà, le caratteristiche e le qualità dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP;
  • a sostenere le azioni per lo sviluppo dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP;
  • ad incrementare la rappresentatività dei consorzi di tutela, all'interno delle pertinenti filiere produttive, con oggetto l'individuazione dei criteri di rappresentanza negli organi sociali dei consorzi di tutela delle denominazioni di origine protette (DOP) e delle indicazioni geografiche protette (IGP).

RISORSE FINANZIARIE: Le risorse finanziarie ammontano a 25 milioni di euro.

Soggetti destinatari

I soggetti che possono presentare la domanda di contributo sono:

  • consorzi di tutela;
  • associazioni temporanee tra i consorzi di tutela.

Si specifica che è ammessa la presentazione della richiesta da parte di consorzi di tutela che - alla del 9 novembre 2023 - sono già riconosciuti ai sensi dell'art. 53, comma 15, della legge sui consorzi di tutela.

NOTA BENE: Ogni soggetto beneficiario può presentare esclusivamente una domanda di contributo.

Spese ammissibili

I contributi possono essere richiesti per le seguenti attività:

  • campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche;
  • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità veicolate attraverso i principali mezzi di comunicazione tradizionale e i canali digitali, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti agroalimentari, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o sostenibilità;
  • partecipazioni a fiere ed esposizioni di rilevanza nazionale ed internazionale;
  • attività di divulgazione, informazione e formazione rivolta ad operatori del settore della distribuzione del canale HO.RE.CA.;
  • costi di sviluppo.

Altresì, sono ammesse le spese in conto capitale che costituiscano esclusivamente immobilizzazioni immateriali nonché costi di impianto e di ampliamento ovvero costi di sviluppo.

Contributo erogabile

Il contributo è erogato in conto capitale fino ad un massimo di:

  • 300.000 euro per i consorzi di tutela;
  • 500.000 euro per le associazioni temporanee tra i consorzi di tutela.

ATTENZIONE: Non è possibile richiedere un contributo inferiore a 60.000 euro per singolo soggetto beneficiario.

Modalità attuative

Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in trattazione, la Direzione Generale adotterà un apposito provvedimento per la definizione dei requisiti richiesti ai soggetti beneficiari, dell’intensità massima del contributo in relazione alle differenti tipologie di spese ammissibili, nel rispetto della normativa dell'Unione in materia di aiuti di Stato, ed eventuali specificazioni sulle attività finanziabili.

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