Ifric 21. Contabilizzazione di una passività relativa ad un tributo

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È contabilizzato nel bilancio dell’esercizio successivo, il tributo commisurato ai ricavi dell’anno precedente, ma che è destinato a generare ricavi anche nel secondo esercizio.

In altri termini, la generazione dei ricavi nell’esercizio precedente è necessaria, ma non è sufficiente a far nascere una obbligazione attuale; pertanto la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo è rilevata progressivamente a mano a mano che l'impresa genera i ricavi.

Questo il principio che vale per le imprese che redigono il bilancio secondo i principi contabili Ias/Ifrs e che è stato pubblicato in allegato al Regolamento (UE) 634/2014 della Commissione del 13 giugno 2014, che adotta l’Interpretazione Ifric 21 Tributi.

Nell’Interpretazione viene affrontata la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientra nell’ambito di applicazione dello IAS 37, oltre alla contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo di cui sono incerti sia i tempi che l’importo.

L’Ifric 21 si applica a partire dagli esercizi finanziari che iniziano il 17 giugno 2014, con riferimento ai bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2014 oppure successivi. È possibile, però, anche una sua applicazione anticipata a condizione che essa venga espressamente indicata.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 36 - I tributi «differiti» si contabilizzano l'anno successivo - Roscini Vitali

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