Il Dl occupazione trova il sì definitivo. L’Iva resta al 21 fino a tutto settembre

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La Camera decreta il via libera definitivo al pacchetto lavoro, che contiene anche il rinvio dell’aumento dell’Iva al 1° ottobre 2013.

Le misure per far ripartire le assunzioni vanno dallo sgravio, nella misura di un terzo della retribuzione mensile lorda complessiva ai fini previdenziali, per un massimo di 650 euro mensili, in favore delle imprese relativamente ad ogni nuovo assunto a tempo indeterminato che abbia tra 18 e 29 anni, alla riduzione della pausa tra un contratto a termine e l’altro, che torna ad essere di 10 o 20 giorni come prima della riforma Fornero.

Nell’intermittente, il limite di 400 giornate complessive di effettivo lavoro, nell’arco di tre anni solari, è riferito al datore di lavoro, ed il tetto non vale per il settore del turismo e dello spettacolo, e per i pubblici esercizi. Ricompare la sanzione amministrativa per l’omessa comunicazione della durata della prestazione anche per il datore di lavoro che ha regolarmente versato i contributi.

Viene, poi, abrogato il divieto di proroga del contratto acausale.

Previsti anche incentivi per chi assume a tempo indeterminato un disoccupato che usufruisce dell’Aspi e per l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego nel mezzogiorno.

Il pacchetto lavoro impegna la conferenza Stato-regioni ad adottare, entro il 30 settembre 2013, le linee guida che disciplinano il contratto di apprendistato, che varrà per tutte le imprese, non solo pmi.
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