Il giustificato motivo soggettivo

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Il giudice può valutare, anche d'ufficio, un licenziamento intimato per giusta causa come licenziamento per giustificato motivo soggettivo quando, fermo restando il principio dell'immutabilità della contestazione e la volontà del datore di risolvere il rapporto, al fatto contestato venga attribuita una minore gravità. E' quanto statuito dalla Corte di legittimità con sentenza n. 26379 del 3 novembre scorso.
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