Indagini penali con ordine europeo

Pubblicato il



Indagini penali con ordine europeo

Tra i provvedimenti approvati nella seduta del 17 marzo 2017, il Consiglio dei ministri ha varato tre decreti legislativi volti all’adeguamento della normativa nazionale a direttive o regolamenti dell’Unione europea.

Raccolta prove penali in Ue più agevole

In particolare, si segnala il testo del decreto finalizzato all’attuazione della direttiva 2014/41/UE, in materia di ordine europeo di indagine penale, ordine che consiste in uno strumento di cooperazione giudiziaria penale tra Paesi membri che mira a facilitare la collaborazione e il coordinamento degli organi di investigazione per il contrasto alla criminalità transnazionale sul fronte dei sequestri, intercettazioni, ascolti di persone, acquisizioni di informazioni presso banche e istituti finanziari.

Il nuovo decreto, approvato in esame preliminare, introduce nel nostro sistema penale questo "ordine europeo di indagine penale", un provvedimento, ossia, emesso dalla autorità giudiziaria o amministrativa competente e convalidato dall’autorità giudiziaria di uno Stato membro dell’Unione europea, per compiere atti di indagine o di assunzione probatoria che abbiano ad oggetto persone o cose che si trovino nel territorio dello Stato o di un altro Stato membro dell’Unione ovvero per acquisire informazioni o prove che siano già disponibili.

Lo strumento in oggetto viene reso operativo sia nella fase delle indagini, sia in quella successiva all’esercizio dell’azione penale, con l'espresso obiettivo di rendere più rapida l’acquisizione delle prove penali e più agevole la loro circolazione e utilizzazione sul territorio della Ue, sulla base del principio del mutuo riconoscimento.

E' quanto si apprende nel comunicato stampa del Cdm di fine seduta.

Etichettatura, combustibili di qualità ed energia innovabile

Gli altri due decreti legislativi approvati si occupano, l’uno, della disciplina sull'indicazione obbligatoria nelle etichette, per quanto riguarda la sede, l'indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento dei prodotti alimentari, e, l’altro, di qualità dei combustibili e promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili.

In particolare, quest’ultimo provvedimento è stato varato in via definitiva ed è volto all’attuazione della direttiva 2015/652/UE sui metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione relative alla qualità della benzina e del combustibile diesel, e della direttiva 2009/28/CE, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito