La Corte Ue riconosce il doppio cognome

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La Corte di giustizia europea si è pronunciata, nella causa C-353/06, sul tema del doppio cognome, censurando la decisione del Comune di Niebull, in Germania, con la quale era stata rifiutata la trascrizione delle generalità estese di un ragazzo, figlio di due tedeschi ma nato e cresciuto in Danimarca. Per la Corte, che riconosce come le norme sul cognome rientrino tra le competenze degli stati membri, è, comunque, necessario che questi ultimi rispettino il diritto comunitario, a meno che non si tratti di una situazione interna. In realtà, la mancata registrazione del doppio cognome nello stato in cui era cittadino, ma dove non era nato, ha integrato, per il ragazzo, una limitazione alla libertà di movimento e di soggiorno nel territorio comunitario.
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