La Fondazione Studi CdL interviene sul controllo dei lavoratori

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Con approfondimento del 19 giugno 2015, la Fondazione Studi dei CdL analizza brevemente la questione relativa al nuovo art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, come dovrebbe essere modificato a seguito dell’entrata in vigore del Decreto attuativo relativo alla c.d. Semplificazione, per fare una comparazione in ambito internazionale.

La Fondazione - evidenziando che l’impiego di strumenti di controllo deve essere giustificato da esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e in ogni caso subordinatamente ad un accordo sindacale o ad un’autorizzazione amministrativa da parte della DTL - sottolinea che il percorso autorizzativo suddetto non è necessario per gli strumenti che servono al dipendente per eseguire la prestazione lavorativa e per quelli necessari per registrare gli accessi e le presenze.

Inoltre, secondo i nuovi principi, continua l’analisi, le informazioni acquisite saranno utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro, compresi quelli disciplinari.

Segue una breve disamina posizioni sulla questione di:

  • Stati Uniti;

  • Gran Bretagna;

  • Francia.

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