La fusione comunitaria trova un nuovo codice

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Sarà presto pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” il decreto legislativo di recepimento della decima direttiva societaria – 2005/56/Ce – che finalmente fisserà un’apposita disciplina sulle fusioni transfrontaliere, che vanno distinte dalle fusioni internazionali o transnazionali che indicano la fusione tra entità giuridiche di diversa nazionalità. La fusione transfrontaliera, diversamente, denota una procedura di fusione che, con il coinvolgimento di una o più società di capitali italiane e una o più società di capitali di un altro Stato della Comunità europea, ha come risultato una società di capitali di uno Stato comunitario. In merito alla legislazione applicabile la direttiva stabilisce che la società partecipante ad una fusione transfrontaliera “rispetta le disposizioni e le formalità della legislazione nazionale a cui è soggetta”. Dunque, l’Italia dovrà applicare la procedura di fusione ordinaria (Codice civile) come integrata dalle specifiche regole sulla fusione transfrontaliera introdotte dal Dlgs in corso di pubblicazione. In caso di conflitto di norme sarà a prevalere quanto disposto dalla legge dello Stato cui appartiene la società che risulta dalla fusione.
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