L'avvocatura “boccia” la società di capitali

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Nel comunicato ufficiale del Consiglio nazionale forense, viene espresso ottimismo circa la possibilità, in seno all'avvocatura, di addivenire ad un ampio consenso sulla riforma dell'ordinamento professionale. La categoria è infatti concorde su molti punti: opposizione all'esproprio della funzione disciplinare degli ordini, avversione alla costituzione di società di capitali per la gestione di uno studio legale. A fronte delle novità introdotte nel Regno Unito dove, dal 2010, sarà consentito l'ingresso di soci di puro capitale negli studi legali associati, gli avvocati italiani sono del tutto contrari a tale tipo di gestione che porterebbe all'assimilazione tra società professionali e società commerciali.
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