Libro unico, rimborsi registrati da gennaio

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Tra le indicazioni sulla compilazione del Libro unico fornite nel vademecum del ministero del Lavoro si trovano anche quelle circa rimborsi spese e retribuzioni in natura corrisposte o gestite dal datore, che devono essere sempre riportati.

Nel documento si spiega che tali annotazioni vanno sempre eseguite anche se esenti dal punto di vista fiscale e contributivo e che la registrazione può essere effettuata indicando “i soli importi complessivi specificati, con il sistema del documento o riepilogativo piè di lista approntato a parte”. In merito è ricordato che potrà non essere di regola sanzionata la mancata annotazione di importi marginali o non ricorrenti che risultano escluse da qualsiasi incidenza di carattere contributivo e fiscale e con obbligo di dettaglio analitico delle attività aziendali al riguardo.

Non sono da indicare nel Libro unico le erogazioni al lavoratore a seguito di anticipazioni di spese sostenute dallo stesso, in nome e per conto del datore, certificati da documenti intestati direttamente all’azienda.

Viene chiarito, inoltre, che per individuare i rimborsi da annotare non rileva la modalità di pagamento ma la qualità delle spese rimborsate. Dunque, andranno indicate anche le spese effettuate con carta di credito intestata all’azienda o attraverso un fondo spese.

Il Ministero, infine, precisa che l’adempimento può decorrere dalla data di istituzione del libro unico: al più tardi dal periodo di paga gennaio 2009.

I chiarimenti del vademecum sono stati accolti favorevolmente dai Consulenti del lavoro che per voce della presidente del consiglio nazionale, Marina Calderone, esprimono soddisfazione sopratutto in merito alla scelta di differenziare e dettagliare ancora meglio i ruoli che la legge 12/79 assegna ai professionisti (a cui è affidata la tenuta del Libro), alle associazioni di categoria e ai Ced. In particolare la presidente afferma che “l’affidamento fiduciario nei confronti dei consulenti del lavoro e degli altri soggetti abilitati è espressione della considerazione che il Legislatore ha voluto riporre nei confronti dell’Ordine, posto a tutela della collettività e degli iscritti che sono chiamati a operare avendo come imperativo il rispetto della legge e del codice deontologico”.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 41 – Il Libro unico taglia la burocrazia - Consiglio nazionale Ordine consulenti del lavoro

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