Licenziati con il libretto restituito

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La volontà di licenziare può essere “comunicata anche in forma indiretta”. Sostiene così la sezione lavoro della Cassazione nella sentenza 6447/2009, che accoglie il ricorso del datore (una sartoria) sulle dipendenti che, restituito dal titolare del negozio il libretto del lavoro con l’indicazione della data di recesso, avevano conseguentemente adito il Tribunale chiedendo che il loro licenziamento venisse dichiarato illegittimo perché intimato oralmente. La procedura seguita dal datore è ora riconosciuta una valida modalità di licenziamento, non essendo necessario, ai fini del rispetto della forma scritta, che la volontà risolutiva sia espressa con formule sacramentali. E’ sufficiente che sia manifestata in modo adeguatamente intellegibile, potendo essere comunicata anche in forma indiretta, come avvenuto nel caso di specie.
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