L’intermediazione è possibile anche con le controllate

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Il ministero del Lavoro in una nota diffusa nei giorni scorsi ha fornito un’interpretazione estensiva della disciplina contenuta nel Dlgs 276/03 circa i destinatari dell’autorizzazione per l’intermediazione di manodopera, invitando le proprie direzioni a desistere dalla contestazione di intermediazione illecita di manodopera nel caso in cui l’attività di incontro tra domanda e offerta sia svolta da società controllate da associazioni di categoria. Dunque, viene ritenuto legittimo dal Ministero che le associazioni datorili autorizzate in regime speciale (con la cautela della trasparenza circa le modalità di svolgimento dell’attività) svolgano l’intermediazione attraverso controllate, “costituendo la società un mero strumento attraverso il quale organizzare, nel miglior modo possibile, i relativi adempimenti”.

L’estensione operata dal Ministero ha trovato la netta opposizione dei consulenti del lavoro che, per voce della presidente del Consiglio nazionale Marina Calderone, affermano la non condivisibilità della decisione che crea condizioni distorsive: “il Legislatore quando ha voluto individuare un altro soggetto lo ha fatto”, pertanto la nota del ministero del Lavoro non è comprensibile.

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