L’investimento fotografa l’impresa

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Il Fisco, con il documento di prassi n. 88/E di ieri, fornisce alcune importanti indicazioni sui requisiti dimensionali che le imprese che chiedono incentivi devono possedere. La raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea fissa i parametri sulla base dei quali deve essere identificata la classe dimensionale a cui appartiene l’impresa. Queste indicazioni non vengono seguite in campo fiscale, soprattutto con riferimento alla disciplina applicativa del credito d’imposta per gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno, per la quale non si era mai sentita l’esigenza di chiarire esattamente in quale momento andasse verificato il possesso dei requisiti per la nascita del diritto all’incentivo e, poi, vedere cosa succede nel caso in cui l’aiuto è già stato attribuito e successivamente cambiano le dimensioni del beneficiario. Non è certo cosa irrilevante, dal momento che al mutare delle dimensioni dell’impresa beneficiaria, cambia la quantità dell’aiuto fruibile. L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 88/E, tenta proprio di colmare queste lacune interpretative, stabilendo che il momento in cui devono essere verificate le condizioni per poter qualificare l’impresa in base alle sue dimensioni è quello in cui “vengono realizzati gli investimenti”. Nel caso di realizzazione di investimenti agevolabili in più esercizi, per la corretta applicazione della percentuale di beneficio si deve verificare il possesso dei requisiti alla data in cui si considerano effettuate le operazioni di investimento (regole di competenza, art. 109 del Tuir).
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 29 – Affitto, credito libero - Felicioni

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