Manovra 2023, il testo torna in Commissione bilancio. Domani la fiducia

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Manovra 2023, il testo torna in Commissione bilancio. Domani la fiducia

L’esame degli emendamenti alla Manovra 2023 da parte della Commissione bilancio della Camera si è concluso ieri nei termini previsti assegnando il mandato ai relatori, anche se il testo dovrà, però, tornarci per la correzione di alcuni errori.

L’approvazione nella notte di un correttivo, che prevede quasi mezzo miliardo di euro in favore dei Comuni, è risultato senza coperture; il testo richiede, quindi, un ulteriore passaggio parlamentare.

Il Ddl di bilancio approderà, comunque, in Aula alla Camera entro oggi per la discussione generale, con il voto di fiducia atteso per venerdì 23 dicembre. Infine, manca solo il passaggio al Senato, dove il testo dovrebbe arrivare il 27 dicembre.

Con le ultime votazioni in Commissione bilancio sono state approvate alcune importanti novità in materia di lavoro, con la proroga al 31 marzo per lo smart working ma solo per i lavoratori fragili e non per i genitori di under 14, oltre che per quanto riguarda il Fisco e alcune agevolazioni.

Legge di bilancio 2023, definizione agevolata liti

La definizione agevolata delle liti pendenti viene estesa anche alle controversie in cui è parte l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

E’ confermata la sospensione della controversia fino al 10 luglio 2023, ma il contribuente ha l’obbligo di depositare entro la stessa data la domanda di definizione e di versare gli interessi dovuti o la prima rata.

È stata, invece, cancellata la norma che prevede, come conseguenza del deposito, l’ulteriore sospensione del processo fino al 31 dicembre 2024.

Una volta depositata la documentazione richiesta dalle norme, il processo è dichiarato estinto e le spese dello stesso restano a carico della parte che le ha anticipate, in relazione alle controversie pendenti in ogni stato e grado.

Legge di bilancio 2023, Bonus mobili con tetto a 8mila euro nel 2023

l tetto di spesa del Bonus mobili è passato da 5mila a 8mila euro: ma solo per l’anno 2023, con detrazione massima a 4mila euro.

La detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici resterà al 50%, ma cambierà il limite di spesa: il tetto di spesa è attualmente è fissato a 10mila euro, ma passerà a 8mila per il 2023 e, poi, scenderà a 5mila nel 2024.

Legge di bilancio 2023, nuovo calendario per il Superbonus al 110%

La fase transitoria del Superbonus, che regola il passaggio dal 110% al 90% della maxi agevolazione, seguirà la seguente tempistica:

  • i condomìni che entro il 18 novembre abbiano approvato la delibera sui lavori ed entro il 31 dicembre abbiano depositato la Cilas potranno salvare la maxi-detrazione al 110% nel 2023;
  • stesso trattamento, ma con date diverse, per i condomìni che abbiano approvato la delibera tra il 19 e il 24 novembre e depositato la Cilas entro il 25 novembre.

In questi casi, infatti, è possibile salvare lo sconto fiscale più alto anche per il prossimo anno.

Inoltre, è arrivata la maxi proroga anche per il bonus barriere architettoniche. Lo sconto fiscale del 75%, attivato per la prima volta quest’anno, sarebbe scaduto il 31 dicembre, ma la Manovra ha allungato la sua vita. Le spese agevolate per la rimozione di barriere potranno, infatti, essere effettuate fino al 31 dicembre del 2025.

Legge di bilancio 2023, rinnovata la carta 18App

Per dare valore al merito e mettere in campo un sistema equo per rendere più accessibile la cultura ai giovani, la 18App viene sostituita e migliorata introducendo due nuove misure, separate ma cumulabili: la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito.

La prima riguarda un bonus per i diciottenni le cui famiglie hanno un Isee non superiore a 35.000 euro, mentre l’altra prevede un bonus di 500 euro per chi conseguirà il diploma di istruzione secondaria superiore con una votazione di 100 centesimi.

Legge di bilancio 2023, sul Pos si torna indietro

E’ stata cancellata la norma, inizialmente entrata nella Legge di bilancio, con cui si introduceva un tetto di 60 euro entro il quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare transazioni col Pos senza incorrere in sanzioni.

A questo punto, sarà avviato un tavolo permanente tra le categorie interessate per trovare soluzioni per mitigare i costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro a carico degli esercenti.

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