Manovra di Ferragosto. Pronti al recupero delle somme non riscosse dal condono del 2002

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Tra gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio del Senato, quello bipartisan che pone un giro di vite sui condoni del 2002 ha l'intento di far rientrare nelle casse dello Stato gli omessi versamenti (legge n. 289/2002), per il recupero delle somme di quei contribuenti che hanno aderito alle sanatorie previste per gli anni 2003 e 2004 e poi non hanno versato.

Per il recupero di quanto dovuto si mobilitano sia l’agenzia delle Entrate che il gruppo Equitalia: congiuntamente, infatti, saranno impegnate in una ricognizione delle posizioni debitorie aperte. Quest’azione dovrà essere compiuta entro 30 giorni dall’approvazione della manovra.

Una fase successiva consisterà, invece, nell’avvio da parte delle società del gruppo Equitalia - nei confronti di ciascuno dei contribuenti individuati - di ogni azione coattiva necessaria al fine dell'integrale recupero delle somme dovute all'Erario e non ancora corrisposte. Tale fase si dovrà svolgere nei successivi 30 giorni dalla ricognizione e concederà tempo ai contribuenti, fino al prossimo 31 dicembre 2011, per versare le somme ancora dovute, maggiorate degli interessi moratori nel frattempo maturati.

Da ultimo, nel caso di omesso pagamento entro il termine indicato, l’emendamento prevede l’avvio di una terza fase, conclusiva, che consiste nell'irrogazione di una sanzione nella misura pari al 50% delle somme ancora dovute da ogni contribuente alla quale si aggiunge anche una sanzione di tipo indiretto consistente nel controllo fiscale delle annualità successive a quelle oggetto di condono fiscale.
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