Mobilità in deroga, nuove risorse per Campania e Veneto

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Mobilità in deroga, nuove risorse per Campania e Veneto

Nuove risorse economiche per l’accesso alla mobilità in deroga assegnate alle Regioni Campania e Veneto. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Decreto Ministeriale n. 17 del 13 febbraio 2019 interviene, a parziale rettifica di quanto disposto con i Decreti Ministeriali n. 20 del 20 febbraio 2018 e n. 113 del 17 settembre 2018, per assegnare nuove risorse alle Regioni Campania e Veneto destinate a finanziare il trattamento di mobilità in deroga di cui all'art. 1, co. 142 della Legge n. 205/2017.

In particolare, alla Regione Campania è assegnata la somma di 26.986.158,91 euro; alla Regione Veneto la somma di 3.826.378,34 euro. Il monitoraggio dell’impiego delle risorse, nel rispetto dei limiti di spesa, stabilite dalla legge è affidato, come di consueto, all’INPS.

Mobilità in deroga, novità Legge di Bilancio 2018

La Legge di Bilancio 2018 (L. 27 dicembre 2017, n. 205) all’art. 1, co. 142 ha introdotto una norma che concede ai dipendenti delle aziende situate nelle aree di crisi industriale complessa, un trattamento di mobilità in deroga, della durata massima di dodici mesi e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2018. A tal fine, l’evento di crisi è riconosciuto nel periodo dall'8 ottobre 2016 al 30 novembre 2017 mentre il reddito sostitutivo della retribuzione è rivolto esclusivamente in favore dei lavoratori che hanno cessato la mobilità ordinaria o in deroga nel semestre dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2018.

Mobilità in deroga, soggetti interessati

Il trattamento di mobilità in deroga è un’indennità che garantisce ai lavoratori licenziati, che non possono usufruire degli ammortizzatori ordinari, un reddito sostitutivo della retribuzione.

Possono accedere alla mobilità in deroga: i lavoratori licenziati, individuati in specifici decreti regionali o interministeriali, provenienti da soggetti giuridici qualificati come imprese così come individuate dall’articolo 2082 cod. civ., per i quali non sussistono le condizioni di accesso ad ogni altra prestazione a sostegno del reddito connessa alla cessazione del rapporto di lavoro prevista dalla normativa vigente.

In particolare, possono beneficiarne:

  • i lavoratori subordinati;
  • gli apprendisti;
  • i lavoratori con contratto di somministrazione, individuati con i decreti/delibere/provvedimenti regionali di concessione della prestazione in deroga;
  • i lavoratori delle aziende pluriregionali, individuati con decreti interministeriali.
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