Modelli dichiarativi 2026: online le bozze di 730, Redditi, CU, IVA, IRAP e 770

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Con comunicato stampa del 19 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, in versione bozza, i modelli dichiarativi da utilizzare nella campagna dichiarativa 2026, riferita al periodo d’imposta 2025, unitamente alle relative istruzioni.

Sono stati resi disponibili i seguenti modelli:

La pubblicazione in bozza, come di consueto, consente agli operatori professionali di analizzare con anticipo le modifiche intervenute, adeguare software e procedure e prepararsi alla gestione della prossima stagione dichiarativa. Le modifiche rispondono all’esigenza di recepire le numerose novità fiscali introdotte nel corso del 2025, con particolare riferimento alla riforma dell’IRPEF, al nuovo assetto del concordato preventivo biennale, agli incentivi per il lavoro dipendente e alla revisione di diversi regimi agevolativi.

Modello 730, Redditi Persone fisiche e Certificazione Unica 2026

Le novità di maggiore impatto riguardano i redditi delle persone fisiche, con interventi che incidono direttamente sul carico fiscale dei lavoratori dipendenti e sulla struttura delle detrazioni.

Nuovo assetto del “taglio del cuneo fiscale”

Nei modelli 730/2026, Redditi Persone fisiche e Certificazione Unica trova applicazione il nuovo meccanismo fiscale in vigore dal 1° gennaio 2025, che sostituisce il precedente intervento contributivo:

  • riconoscimento di una somma variabile fino a 960 euro, esclusa dalla base imponibile IRPEF, per i contribuenti con reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;
  • introduzione di una nuova detrazione dall’imposta lorda per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro.

Detassazione delle somme per canoni di locazione dei neoassunti

Ampio spazio è riservato alla misura volta a favorire la mobilità lavorativa. È prevista la non imponibilità, entro il limite di 5.000 euro annui, delle somme:

  • anticipate o rimborsate dai datori di lavoro;
  • relative a canoni di locazione e spese di manutenzione;
  • sostenute da lavoratori neoassunti a tempo indeterminato nel 2025.

Riordino delle detrazioni e nuove limitazioni

I modelli recepiscono le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024):

  • le detrazioni per figli a carico spettano per figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni, in assenza di disabilità;
  • le detrazioni per familiari residenti all’estero non spettano ai contribuenti che non siano cittadini italiani, dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo;
  • debutta il tetto agli oneri detraibili per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, con riduzione delle spese detraibili anche in funzione della composizione del nucleo familiare.

Contestualmente, viene innalzato a 1.000 euro il limite di detrazione per le spese di istruzione scolastica dei figli.

Settori specifici e redditi agevolati

Le istruzioni dedicano sezioni specifiche a determinati comparti:

  • turismo e ristorazione: mance assoggettate a imposta sostitutiva del 5%, nel limite del 30% del reddito e per lavoratori con reddito 2024 non superiore a 75.000 euro;
  • lavoro notturno e straordinario festivo nel turismo: tassazione agevolata al 15% per prestazioni rese tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2025;
  • settore sanitario: compensi soggetti a imposta sostitutiva del 5%.

Cripto-attività

Tra le novità più rilevanti si segnala:

  • l’eliminazione della soglia di esenzione di 2.000 euro per le plusvalenze da cripto-attività realizzate dal 1° gennaio 2025;
  • la possibilità di assumere, per le cripto-attività possedute al 1° gennaio 2025, il valore a tale data in luogo del costo storico;
  • l’introduzione, nel quadro RT, della nuova imposta sostitutiva del 33%, applicabile alle plusvalenze realizzate a decorrere dal periodo d’imposta 2026.

Modello Redditi Società, Enti e Consolidato nazionale e mondiale

Concordato preventivo biennale: nuove sezioni e nuove cause di esclusione

Le bozze del modello Redditi recepiscono le modifiche al concordato preventivo biennale (Cpb), con l’introduzione del regime di imposta sostitutiva per i soggetti che hanno aderito al Cpb per il biennio 2025-2026.

Nel quadro CP:

  • nel rigo CP1 è stata inserita la nuova casella “comma 1-bis”, in attuazione dell’articolo 20, comma 1-bis, del Dlgs n. 13/2024;
  • nei righi CP3, CP4 e CP5 è previsto un campo per l’indicazione della quota di imponibile concordato ricevuta per trasparenza e assoggettata a imposta sostitutiva;
  • nel rigo CP6 rientra tra i componenti esclusi dal reddito concordato anche la maggiorazione del costo del lavoro per nuove assunzioni;
  • nel rigo CP11 sono state aggiornate le cause di esclusione e di cessazione dal concordato, rafforzando lo sbarramento all’accesso e alla permanenza nel regime.

IRES premiale per il solo periodo d’imposta 2025

Nei modelli Redditi SC 2026 e CNM 2026 trova spazio l’IRES premiale, che prevede la riduzione dell’aliquota dal 24% al 20% per il solo periodo d’imposta 2025.

Operativamente:

  • nel frontespizio del modello Redditi va barrata la casella “IRES premiale”;
  • nel quadro RN è indicato il reddito imponibile soggetto ad aliquota ridotta;
  • nel quadro RX, il rigo RX1A accoglie l’imposta dovuta a titolo di IRES premiale.

Liquidazione ordinaria e utilizzo delle perdite

A seguito delle modifiche introdotte dall’articolo 18, comma 1, del Dlgs n. 192/2024, i quadri RF e RQ sono stati adeguati alle nuove regole che consentono:

  • l’utilizzo delle perdite residue alla chiusura della liquidazione;
  • la compensazione con il reddito dell’ultimo esercizio e, progressivamente, con quelli precedenti.

Altre novità nei quadri Redditi

  • Quadro RF (rigo RF41): evidenzia il maggior reddito imponibile derivante dal differimento dei componenti negativi introdotto dalla legge di Bilancio 2025, tra cui svalutazioni crediti, ammortamenti di avviamento e attività immateriali, nonché componenti IFRS 9 per intermediari finanziari e assicurativi;
  • Quadro RS:
    • proroga della detrazione del 110% per Sismabonus e Superbonus nelle aree colpite da eventi sismici (Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria);
    • comunicazione della documentazione sui disallineamenti da ibridi predisposta ai sensi del decreto MEF 6 dicembre 2024.

Dichiarazione IVA 2026

Il modello IVA 2026 è stato adeguato alle disposizioni normative in vigore dal 2025. In particolare:

  • nei quadri VE e VJ trovano spazio le prestazioni di servizi rese a imprese di trasporto, movimentazione merci e logistica, per le quali il committente ha esercitato l’opzione di pagamento dell’imposta in nome e per conto del prestatore;
  • nel quadro VX è stato eliminato il riquadro relativo all’attestazione delle società ed enti operativi;
  • nel quadro VW è stato soppresso il rigo relativo all’esclusione dei crediti trasferiti da società di comodo dalla liquidazione IVA di gruppo.

Modello 770/2026

Per il modello 770, destinato ai sostituti d’imposta, si segnalano:

  • l’aggiornamento delle note dei quadri ST e SV;
  • l’inserimento, nel quadro SX, di un nuovo rigo per la gestione del credito collegato alla “somma che non concorre alla formazione del reddito” riconosciuta dal sostituto d’imposta.

Modello IRAP 2026 e credito ACE

Nel quadro IS del modello IRAP 2026 è stata introdotta una nuova sezione dedicata al credito d’imposta ACE (Aiuto alla Crescita Economica).

Il rigo IS89 deve essere compilato nei casi in cui, a seguito di operazioni straordinarie quali fusioni o scissioni, il credito ACE maturato dal dante causa sia stato trasferito al soggetto avente causa.

Le bozze dei modelli dichiarativi 2026 confermano un quadro fiscale in profonda evoluzione, caratterizzato da un rafforzamento degli strumenti di compliance, da una revisione dei regimi agevolativi e da un significativo intervento sulla tassazione dei redditi. In attesa delle versioni definitive, l’analisi anticipata delle bozze rappresenta un passaggio essenziale per professionisti e imprese chiamati a gestire una campagna dichiarativa particolarmente articolata.
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