Modello 730 Spese sanitarie rinviate

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Modello 730 Spese sanitarie rinviate

E' stato prorogato di nove giorni – dal 31 gennaio al 9 febbraio 2017 - il termine per la trasmissione all'Agenzia delle Entrate dei dati 2016 relativi alle spese sanitarie e veterinarie, ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Lo dispone il provvedimento del direttore delle Entrate n. 17731 del 25 gennaio 2017, con il quale vengono modificati i precedenti documenti del 29 luglio e del 15 settembre 2016, entrambi relativi alle modalità tecniche di utilizzo, da parte delle Entrate, dei dati messi a disposizione dal Sistema tessera sanitaria (Sts).

Più tempo per i nuovi obbligati

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto che nuove categorie di soggetti siano tenuti da quest'anno a collaborare con il Fisco per la redazione del modello di dichiarazione precompilato; nello specifico, si tratta di psicologi, ostetrici, tecnici di radiologia, infermieri, ottici, veterinari, esercizi commerciali autorizzati a vendere farmaci da banco (come le parafarmacie) e le strutture autorizzate e non accreditate.

Proprio per agevolare tali nuovi soggetti, che iniziano ora ad  inviare le informazioni sulle spese dei contribuenti all'Sts, il provvedimento n. 17731/2017 concede maggior tempo, rispetto alla data originaria del 31 gennaio 2017.

La proroga, però, è estesa ed interessa tutti coloro che sono tenuti all'invio dei dati, compresi quei soggetti che già dallo scorso anno dovevano trasmettere le informazioni all’Agenzia, quali: medici e odontoiatri, strutture accreditate al Ssn e strutture autorizzate all’esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie.

Altre proroghe

A seguito di tale rinvio, gli assistiti potranno comunicare la propria opposizione all’utilizzo delle spese sanitarie sostenute nel 2016 per l’elaborazione della dichiarazione precompilata dal 10 febbraio al 9 marzo 2016. Di conseguenza, il Sistema tessera sanitaria metterà a disposizione del Fisco i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi per i quali non è stata esercitata l’opposizione da parte dei cittadini, a partire dal 10 marzo 2017, anziché dal 1° marzo come previsto ordinariamente.

Richiesta dei commercialisti

La proroga ha fatto seguito all'allarme lanciato da alcune associazioni di commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico), che hanno evidenziato come molte Regioni abbiano denunciato “il mancato ricevimento delle credenziali di accesso al Sistema tessera sanitaria, fondamentali per l’invio dei dati, senza le quali né i singoli interessati, né i professionisti incaricati all’adempimento possono procedere con l’invio telematico dei file".

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