Pirateria di ritorno

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La recente pronuncia della Corte di Cassazione (sentenza n. 27764 dell’8.7.08) ha superato l’empasse generato dalla mancata registrazione del bollino Siae, stabilendo che la vendita e il noleggio di cd pirata è reato ai sensi dell’art. 171 ter, lett. c), della legge sul diritto d’autore. Secondo i giudici del Collegio, “la contestazione mossa all’imputato non concerne la mera assenza del contrassegno Siae sui supporti sequestrati, ma ha a oggetto la detenzione di supporti frutto di violazione dei diritti posti a tutela della personalità dell’autore o dei diritti all’utilizzazione economica dell’opera dell’ingegno”. Qualora il fatto non è commesso per uso personale, infatti, la norma sopra citata punisce “con la reclusione da sei mesi a tre anni chi pur non avendo concorso alla duplicazione o riproduzione detiene per la vendita o la distribuzione, distribuisce, pone in commercio concede in noleggio o cede a qualsiasi titolo, proietta in pubblico o, trasmette a mezzo tv, fa ascoltare in pubblico le duplicazioni o riproduzioni abusive”.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 32 – Pirateria di ritorno – Alberici

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