Private equity, investitori in campo

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Gli strumenti finanziari partecipativi, introdotti dalla riforma del diritto societario, sono stati utilizzati da alcuni operatori di private equity come nuovi canali di finanziamento dell’impresa. Questi strumenti possono essere emessi a fronte di qualsiasi apporto: non solo denaro, ma anche beni in natura, opere o servizi, al fine di consentire l’acquisizione di ogni elemento utile allo sviluppo dell’impresa. Tuttavia, quando l’apporto è in denaro, le somme possono essere utilizzate per ampliare i mezzi di finanziamento della società, anche se esse non sono imputabili a capitale e l’investitore non acquista la qualifica di socio. L’investitore non acquista un diritto al rimborso del denaro apportato o del controvalore della prestazione, che è proprio delle obbligazioni. Al contrario, si acquisiscono prerogative patrimoniali, come per esempio il diritto agli utili e alla ripartizione del patrimonio attivo in sede di liquidazione, e prerogative amministrative, quali i poteri di voice e di board representation, diritti statutari a tutela reale.
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