Procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza, primo sì alle modifiche

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Procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza, primo sì alle modifiche

Primo via libera della Camera al disegno di legge correttivo del processo penale su procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza.

Nella seduta del 14 marzo 2023, l'Aula della Camera ha approvato il disegno di legge di iniziativa governativa recante alcune modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice antimafia e delle misure di prevenzione.

Aggravante mafiosa? Reato procedibile d'ufficio

Il testo, approvato in sede referente dalla Commissione Giustizia, contiene disposizioni che ampliano il novero dei reati perseguibili d'ufficio, includendovi:

  • tutti i reati aggravati dalla finalità di terrorismo ed eversione e dal vincolo associativo mafioso ovvero posti in essere al fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose;
  • il delitto di lesioni personali commesse da soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale durante il periodo di applicazione e sino a tre anni dal momento in cui ne è cessata l'esecuzione.

Arresto in flagranza obbligatorio in attesa di querela

L'intervento, inoltre, prevede l'arresto obbligatorio in flagranza, nel caso di delitti perseguibili a querela, anche nel caso in cui la querela non sia ancora sopravvenuta per irreperibilità della persona offesa.

E' prevista, altresì, la sospensione del giudizio direttissimo, nel caso di convalida dell'arresto in flagranza eseguito in mancanza di querela, fino alla presentazione della querela o alla rinuncia a proporla ovvero fino alla scadenza del termine per la relativa presentazione.

Il Ddl passerà ora all'esame del Senato.

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