Rischio testimonianza scritta

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L'Anm, con nota diffusa ieri, si è pronunciata in ordine al nuovo processo civile, giudicando alcuni aspetti della riforma - come il calendario del processo, la soppressione del rito societario e lo sfoltimento dei riti - interessanti e condivisibili ed altri - in particolar modo la previsione della testimonianza in forma scritta, il filtro in Cassazione, l'ampliamento della competenza del giudice di pace, la previsione di un processo sommario di cognizione - come discutibili. In particolare, precisa l'Associazione, la testimonianza scritta minerebbe il principio della formazione della prova davanti al giudice posto a garanzia della trasparenza mentre il processo sommario di cognizione potrebbe comprimere in maniera eccessiva i diritti del convenuto. Infine, per l'Anm, il filtro in Cassazione sarebbe ancora troppo modellato come limite all'accesso al processo di legittimità.

Sempre con riferimento il filtro in Cassazione, l'autore del secondo articolo sottolinea come il nuovo art. 360 bis del Codice di procedura civile, introduttivo di tale novità, sia stato scritto in maniera troppo “sciatta”. Tale formulazione rischierebbe di produrre dei paradossi: ci si chiede, in particolare, perché i ricorsi che denunciano violazione dei principi del giusto processo debbono essere sottoposti al filtro di ammissibilità mentre nessun filtro è previsto per i ricorsi che denunciano altre nullità processuali di minore importanza.
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