Sì al licenziamento per denigrazione

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Con la sentenza n. 23726 del 2006, di cassazione ha avallato la decisione della Corte d’appello di Trento che nel 2004 aveva convalidato il licenziamento di una professoressa di informatica poiché “aveva rivolto gravi critiche, polemiche e ingiurie” alla struttura dalla quale dipendeva durante un collegio dei docenti, violando le “regole di convivenza civile che impongono il reciproco rispetto”. Dunque, durante una riunione pubblica criticare il datore di lavoro può avere estreme conseguenze.

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