Sui sindaci guerra tra minoranze con molti rischi

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Un fenomeno che attiene all’esistenza delle Spa quotate in Italia è l’attivismo delle minoranze, rappresentate da categorie di azionisti organizzati - hedge funds, o fondi e società specializzati in azioni di controllo sulla governance - interessati al monitoraggio della vita amministrativa della società, anche (soprattutto) quando inserita in un contesto di gruppo. Questo primo fenomeno - da certa parte stigmatizzato, da cert’altra consacrato anticorpo contro le cattive pratiche del governo societario – può contare in Italia su armi uniche rispetto agli altri ordinamenti, quali sono quelle introdotte dalla legge 262/2005, degli amministratori e del sindaco delle minoranze. Sua diretta conseguenza, un secondo fenomeno: la dialettica tra le minoranze, incentivata dal voto di lista, che pone in competizione i gruppi che presentano diverse liste, una sola delle quali, nel caso dei sindaci, può esprimere quello di minoranza che, per legge, assume la presidenza del collegio (articolo 148, comma 2-bis del Tuf). I rischi (che se reali saranno ostacolo all’efficienza dell’impresa societaria ai danni di tutti) sono: da un lato che si originino guerre di principio o simboliche; dall’altro che si creino i presupposti per abusi di minoranza.
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