Superbonus, tutti gli adempimenti di fine anno

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Superbonus, tutti gli adempimenti di fine anno

Il Superbonus sta finendo: la deadline è fissata al 31 dicembre 2023, salvo novità dell’ultima ora che dovrebbero, però, riguardare solo le fatture emesse l’ultimo giorno dell’anno.

Pochissimi, dunque, i giorni rimasti per mettere a punto gli ultimi adempimenti, pagare le fatture, chiudere in qualche caso i lavori e programmare le strade alternative per il 2024.

Il nuovo anno, infatti, vedrà scendere la maxi detrazione sui lavori edili al 70% (dal 110 e 90% attuali) per i condomini, mentre per le villette e le unità unifamiliari si dovrà andare alla ricerca di altri sconti, perché il Superbonus non ci sarà più.

Cosa fare per non farsi trovare impreparati a questa data, che ha anche una valenza fiscale?

È, infatti, evidente che con il passaggio dal 1° gennaio 2024 al Superbonus al 70% per tutti gli interventi condominiali e assimilati si potrebbe andare incontro a delle perdite non indifferenti: basta, infatti, saltare di poche ore un bonifico per perdere un 40% di detrazione fiscale.

Vediamo cosa fare riguardo ai SAL, all’emissione delle fatture elettroniche, bonifici parlanti, ecc..

Superbonus, come recuperare le agevolazioni sulle spese effettuate?

In primo luogo, occorre sottolineare che si andrà incontro a situazioni diverse a seconda che si scelga di effettuare detrazioni in dichiarazione o, in alternativa, si utilizzino cessione del credito e sconto in fattura.

Cambiano, infatti, le regole per recuperare le agevolazioni sulle spese.

Nel caso di detrazioni in dichiarazione, si deve guardare solo all’effettuazione delle spese con bonifico parlante, che possono essere anticipate rispetto alla realizzazione dei lavori.

Il questo caso, però, esiste un rischio di dover affrontare eventuali contenziosi con le imprese in caso di ritardi o di lavori non conformi.

Nel caso si scelga, invece, la via della cessione del credito e dello sconto in fattura, bisognerà effettuare un Sal, allineando i pagamenti all’avanzamento effettivo dei lavori realizzati. Non si potranno, quindi, anticipare le spese.

Superbonus, cosa fare se gli interventi sono ultimati?

La condizione necessaria per il bonus è l’esecuzione completa degli interventi stessi, secondo quanto indicato nei relativi atti abilitativi e nei tempi previsti dai medesimi atti.

Di conseguenza, saranno detraibili le spese sostenute entro il 31/12/2023, e inoltre i lavori potranno essere validamente ultimati anche oltre il termine del 31/12/2023. Non saranno, però, in alcun caso detraibili le spese sostenute dopo detto termine.

ATTENZIONE: Si deve aver riguardo alle date dei bonifici parlanti.

Dunque, se i lavori agevolati con il Superbonus sono ultimati entro il 31 dicembre 2023, è necessario entro la fine dell’anno:

  • ricevere le fatture di saldo;
  • pagarle con il bonifico parlante, dopo aver ricevuto dalle imprese l’eventuale Durc di congruità della manodopera relativamente ai lavori edili.

NOTA BENE: Gli interventi trainati (ad esempio, la sostituzione degli infissi) fruiscono dell’aliquota del Superbonus se eseguiti “congiuntamente” ai lavori trainanti.

In questo caso, però, è necessario che le date delle spese sostenute per gli interventi trainati, siano ricomprese nell’intervallo di tempo individuato dalla data di inizio e dalla data di fine dei lavori per la realizzazione degli interventi trainanti, pena la perdita dell’aliquota maggiorata.

Superbonus, cosa fare se gli interventi non sono ultimati?

Nel caso in cui i lavori di Superbonus non siano terminati al 31/12/2023 e si desidera trasferire il credito tramite la cessione e lo sconto in fattura, allora, al 31 dicembre 2023 è possibile effettuare un Sal, tramite un’asseverazione, se sono stati effettuati lavori pari o superiore al 30% dello stesso intervento (con calcolo separato tra super ecobonus e super sisma bonus).

NOTA BENE: Il suggerimento è quello di fare il SAL all’ultimo, in modo da farvi rientrare il maggior numero di lavori.

Superbonus, cosa è il SAL straordinario?

Il Sal straordinario, che diventerebbe un Sal effettivo ai sensi del decreto Rilancio, è un salvagente che è stato pensato per ovviare alla mancanza di proroga del Superbonus.

Durante i lavori di messa a punto della nuova Legge di bilancio per il 2024, è emersa l’ipotesi di SAL straordinario per consentire il completamento dei lavori con bonus 110% e 90%.

La proposta lanciata da Forza Italia, da inserire in un emendamento al disegno di legge di Bilancio 2024 è, infatti, proprio quella di una mini-proroga di due mesi per il Superbonus nei condomini, ma solo con un SAL straordinario.

Il MEF ha subito puntualizzato, però, che non ci sarà alcuna “proroga”: continua così il botta e risposta tra le forze politiche.

Si è subito sottolineato come il Sal straordinario sarebbe solo una misura pensata per far concludere i lavori già iniziati con le detrazioni al 110% e al 90% e, in nessun caso, per far avviare nuovi lavori.

Il SAL straordinario influirebbe sulla possibilità di scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito, possibilità che è riservata solo a chi ha presentato i titoli abilitativi entro il 16 febbraio 2023.

È da ricordare, infatti, che in base alle regole attuali, chi ha ancora diritto allo sconto in fattura e alla cessione del credito, deve esercitare la scelta in relazione a ciascun SAL.

I SAL non possono essere più di due e ognuno di essi deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento. Potrebbe accadere che parte dei lavori, pagati nel 2023, non raggiungano la percentuale del 30% dell'intervento.

ATTENZIONE: Per queste operazioni, si perderebbe la possibilità di praticare lo scontro in fattura e la cessione del credito.

Per queste ragioni, è stata pensata la proposta di un Sal straordinario, che darebbe il tempo di raggiungere queste percentuali di realizzazione dei lavori presentando la documentazione relativa al SAL straordinario entro il 10 o 12 gennaio 2024.

In questo modo, senza costi e oneri aggiuntivi per lo Stato, si potrebbe avere una salvaguarda per i condomini che sono in ritardo con l’esecuzione dei lavori connessi al Superbonus.

Nonostante le stime di un impatto zero sulle casse dello Stato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una nota, ha escluso e smentito qualsiasi ipotesi di proroga del Superbonus circolata.

A questo punto non resta che attendere i prossimi giorni per capire se la proposta del Sal straordinario "salva-lavori" verrà accettata ed arriverà nella Legge di Bilancio peer il 2024

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