Test di parità europeo per il diritto italiano

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L'art. 6 della legge Comunitaria 2008, approvata il 23 giugno scorso, sancisce che le norme italiane di recepimento degli atti comunitari debbano assicurare la parità di trattamento dei cittadini italiani rispetto ai cittadini degli altri Stati europei residenti o stabiliti nel nostro Paese. In ogni caso, la norma impedisce un trattamento sfavorevole dei cittadini italiani. In base a tale previsione, tutte le norme e le prassi interne al nostro ordinamento che abbiano effetti discriminatori sui cittadini italiani rispetto ai cittadini comunitari dovranno essere disapplicate direttamente dai giudici di merito, ai quali spetterà la verifica dell'eventuale disparità di trattamento. Questa nuova norma, modificativa della legge La Pergola, ha una portata applicativa generale e potrà riferirsi anche all'esercizio delle attività professionali determinando, ad esempio, il venir meno dei limiti territoriali per lo svolgimento di una professione o delle incompatibilità stabilite in Italia ma non presenti nell'ambito dell'Ue. Non solo. La norma potrà anche incidere in materia di produzione di merci o sulle questioni legate allo status personale.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 31 – Test di parità europeo per il diritto italiano - Castellaneta

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