Turismo, prorogati i termini degli interventi nei comprensori dell’Appennino
Pubblicato il 18 novembre 2025
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Il Ministero del Turismo ha adottato il decreto del Direttore Generale n. 263046 del 17 novembre 2025, con il quale viene disposta la proroga dei termini previsti dall’Avviso pubblicato il 2 agosto 2023 (protocollo n. 14591/23). L’Avviso disciplina il finanziamento di interventi a favore delle attività turistiche situate nei comprensori dell’Appennino, con l’obiettivo di favorire la riqualificazione delle strutture e il potenziamento degli impianti funzionali allo sviluppo dell’offerta turistica montana.
La proroga si rende necessaria a seguito delle segnalazioni provenienti dai beneficiari e dalle principali associazioni di categoria del settore turistico, che hanno evidenziato criticità operative nella realizzazione degli interventi finanziati. Le difficoltà derivano principalmente dalle condizioni climatiche avverse registrate tra il 2023 e il 2025, che hanno rallentato i lavori, soprattutto nelle aree ad alta quota.
Contesto normativo e finalità del provvedimento
L’Avviso del 2 agosto 2023 ha previsto un insieme di misure volte a sostenere:
- l’ammodernamento e la manutenzione degli impianti di risalita;
- la riqualificazione delle strutture ricettive situate nei territori montani appenninici;
- gli interventi infrastrutturali destinati al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione turistica;
- i progetti orientati alla diversificazione dell’offerta, in un’ottica di sostenibilità ambientale e destagionalizzazione.
Il nuovo decreto ministeriale conferma la validità delle finalità originarie e concede ai soggetti beneficiari un margine temporale più ampio per completare i lavori, assicurando la corretta attuazione degli interventi in un contesto operativo reso complesso da variabili non prevedibili al momento della programmazione.
Motivazioni della proroga
Le segnalazioni giunte al Ministero del Turismo evidenziano le seguenti criticità:
- condizioni meteorologiche avverse, che hanno limitato l’accessibilità ai cantieri;
- interruzioni e rallentamenti delle forniture, soprattutto per componentistica tecnica e materiali specialistici;
- ritardi nelle autorizzazioni paesaggistiche e ambientali, particolarmente complesse nei territori montani;
- incremento dei costi di realizzazione registrato nel biennio 2024–2025, con conseguenti ricalendarizzazioni delle attività.
Alla luce di tali elementi, la proroga risponde all’esigenza di garantire la piena spendibilità delle risorse e la conclusione degli interventi in condizioni operative adeguate.
Nuove scadenze previste dal decreto
L’articolo 2 del decreto del Direttore Generale n. 263046/2025 stabilisce in modo puntuale la proroga dei termini originariamente previsti dagli articoli 7 e 10 dell’Avviso del 2023.
Le nuove date da considerare sono le seguenti:
- Proroga del termine di cui all’art. 7, comma 1
Il termine per la conclusione degli interventi è prorogato dal 31 dicembre 2025 al 30 settembre 2026. - Proroga del termine di cui all’art. 10, comma 1
Il termine per la rendicontazione finale è prorogato dal 30 giugno 2026 al 31 ottobre 2026.
Le scadenze sopra indicate costituiscono quindi il nuovo quadro temporale di riferimento per la realizzazione e la rendicontazione degli interventi finanziati.
Obblighi per i beneficiari
Alla luce delle nuove tempistiche, i beneficiari dei contributi devono:
- aggiornare il cronoprogramma tenendo conto dei nuovi termini del 30 settembre 2026 e del 31 ottobre 2026;
- comunicare tempestivamente eventuali criticità che possano incidere sulle nuove scadenze, allegando documentazione tecnica adeguata;
- garantire un monitoraggio puntuale dello stato di avanzamento dei lavori per rispettare la scadenza finale prorogata;
- mantenere completa tracciabilità amministrativa e finanziaria delle spese sostenute, in vista della rendicontazione entro il 31 ottobre 2026.
Il mancato rispetto delle nuove scadenze può determinare l’avvio delle procedure di revoca del finanziamento, in conformità alla normativa vigente.
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