Verifica Inps della copertura contributiva dei dipendenti

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I lavoratori dipendenti dichiarati dalle imprese all’Inps attraverso l’invio dell’Emens, ma per i quali non sono state fatte le denunce contributive e i rispettivi versamenti, sono oggetto di controllo da parte dell’Istituto previdenziale.

A renderlo noto lo stesso Inps, con il messaggio 1741 del 2011, in cui si legge che sono partite le verifiche sul periodo 2005 – 2008. Dunque, coloro che non risulteranno in regola con i versamenti contributivi riceveranno un avviso bonario, che mette a disposizione 30 giorni per pagare i contributi omessi, maggiorati di interessi e sanzioni. Il tutto prima che venga emesso un nuovo avviso di addebito, che darebbe altri 60 giorni per pagare, pena il recupero coattivo delle somme da parte di Equitalia. In caso di riscontrata irregolarità, alle imprese non viene concesso il rilascio del Durc.

L’individuazione dei contribuenti da verificare, e conseguentemente delle rispettive aziende, avviene tramite il confronto Emens e Dm10. Dunque, prima di procedere all’emissione di un nuovo avviso di addebito (“avvisi pazzi”), l’Inps invita le sedi territoriali ad effettuare controlli incrociati, dato che si può verificare il caso di versamenti non abbinati, cioè la presenza di modelli Dm/10 non agganciati a pagamenti; di erronea attribuzione di modelli EMens a una matricola piuttosto che ad un'altra da parte dell'azienda stessa; di assenza di denunce mensili per mancata trasmissione di modelli Dm10/V, che dovrebbero solo essere regolarizzate.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 26 - I dipendenti sotto la lente - Cirioli

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