ANCE: pubblicata la guida per determinare i corrispettivi negli appalti privati

Pubblicato il



ANCE: pubblicata la guida per determinare i corrispettivi negli appalti privati

L’Associazione Nazionale Costruttori Edili pubblica la guida pratica utile alla determinazione del corrispettivo nei contratti di appalto per l’esecuzione dei lavori edili in ambito privato.

In particolare, viene esaminata una tra le problematiche più frequenti e concernente la variazione del corrispettivo pattuito. Invero, se la regola generale in materia di appalto è l’immodificabilità del prezzo, in ragione dell’assunzione del rischio economico da parte dell’imprenditore, l’eventuale costo superiore a quello convenuto dalle parti può portare a ipotesi di adeguamento del compenso.

Revisione dei prezzi per aumento dei costi dei materiali

La prima delle ipotesi di adeguamento del corrispettivo dell’appalto è sancita dall’art. 1664, Codice Civile, secondo cui vi è il diritto dell’appaltatore alla revisione dei prezzi nel caso in cui vi sia stato un aumento complessivo superiore a un decimo del prezzo convenuto.

In tale ipotesi, oltre all’aumento del costo dei materiali, concorre alla determinazione del decimo previsto dalla norma anche il trasporto necessario per portarli sul luogo di esecuzione ovvero l’aumento dei tributi che incidono direttamente sui materiali.

Ad ogni modo, la revisione del prezzo si opererà per la sola parte eccedente la misura del decimo.

Revisione dei prezzi per aumento del costo di manodopera

Il citato art. 1664, Cod. Civile, riconosce, altresì, la possibilità di richiedere la revisione del prezzo in presenza di aumenti del costo della manodopera.

Vi rientrano, oltreché le retribuzioni degli operai e degli impiegati, anche gli oneri previdenziali ed assicurativi, nonché ogni ulteriore contributo obbligatorio a carico del datore di lavoro.

Tale ipotesi ricorre, però, qualora l’aumento dei predetti valori sia imprevedibile rispetto al momento della conclusione del contratto e sarà ammessa per aumenti di costi di manodopera che abbiano inciso oltre il 10% sul prezzo inizialmente pattuito.

La disciplina comune

Le parti, nell’ambito dell’autonomia contrattuale, possono derogare alla disciplina di revisione del prezzo:

  • stabilendo di mantenere il prezzo anche nei casi di ipotesi imprevedibili, fermo restando che non deve intendersi ricompresa qualsiasi situazione di eccessiva onerosità della prestazione;
  • fissando diversi criteri di revisione;
  • escludendo solo alcune fattispecie dalla revisione.

Gli altri casi affrontati

Nel documento elaborato dall’ANCE sono state analizzate, sia sotto il profilo normativo che operativo, le seguenti fattispecie:

  • eccezionale incremento del costo delle materie prime, sia per i contratti già sottoscritti ed in corso di esecuzione o da eseguire, che per i contratti di appalto in attesa di sottoscrizione;
  • difficoltà di esecuzione per eventi naturali non previsti dalle parti al momento della stipulazione del contratto e che rendano notevolmente più onerosa la prestazione dell’appaltatore;
  • varianti in fase di esecuzione;
  • varianti proposte dall’appaltatore ed approvate dal committente;
  • variazioni necessarie per realizzare l’opera a “regola d’arte”;
  • variazioni ordinate dal committente;
  • eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione nell’appalto.
Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito